Nella giornata di ieri è uscita la notizia a sorpresa che Tether avesse fatto una offerta da 1 miliardo di euro per l'acquisizione del 100% delle quote della Juventus da Exor, di proprietà della famiglia Agnelli, con a capo John Elkann. Se al momento Exor sembra aver rifiutato tale proposta, sostenendo che il club non è in vendita, c'è chi la pensa diversamente.
Una di queste persone è Luciano Moggi, ex dirigente proprio dei bianconeri, tra le altre. Moggi ha detto la sua sia sulla vicenda riguardante la possibile cessione del club bianconero da parte di Elkann e di Exor, sia del suo ipotetico ritorno nella dirigenza del club torinese. Le parole di Moggi in un'intervista esclusiva rilasciata al Foglio.
Moggi sicuro della cessione della Juventus
Per Moggi la cessione del club da parte di John Elkann è praticamente cosa certa: "Venderà anche la Juventus, lo dicono tutti, non solo Repubblica e la Stampa, non solo la Iveco. Elkann non ha mai mostrato un vero coinvolgimento nella Juventus. L’ha finanziata, questo sì. Ha fatto aumenti di capitale, ha messo i soldi quando servivano. Ma una società di calcio non vive di capitali soltanto. Vive di competenza, di visione, di presenza. E quando queste cose mancano, i soldi diventano una stampella, non un progetto".
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Una competenza che, a detta di Moggi, negli ultimi anni è venuta a mancare all'interno del club bianconero. A partire dall'addio alla squadra di un dirigente come Beppe Marotta, oggi centrale nell'Inter: "Incredibile che l’abbiano lasciato andare via. Ed è impressionante che la Fiat abbia abbandonato Torino, prima ancora della squadra". Dopo Marotta più di qualche problema dirigenziale: "Se prendi un direttore e dopo due anni lo mandi via, vuol dire che hai sbagliato a prenderlo oppure a non sostenerlo. Una delle due. Ma comunque hai sbagliato. Chi sono i dirigenti della Juve? Adesso sono tutti francesi, non li conosco nemmeno".
Ma Moggi non esclude anche un ipotetico ritorno per riportare in alto la Juventus: "Io di nuovo in bianconero? Io per la Juventus sono pronto a tutto". Saranno settimane importanti, le prossime, per il futuro della Juventus. Sia per quanto concerne il rettangolo di gioco che per quanto concerne la dirigenza e la proprietà del club bianconero.
