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Kings League, Marchisio svela: “I club italiani stanno adottando le nostre regole”. Kaka sogna Ronaldo, Miguel punta Dybala

Alla conferenza della Kings World Cup, Marchisio rivela l’interesse crescente tra i giovani e i club italiani. Kakà lancia l’idea Ronaldo, Layun guarda con attenzione a un big di Serie A.
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K. Yıldız
#10JuventusAttaccante
Serie A
Stagione 2024/2025

4

Goals

13

Tiri in porta

38

Tiri

2

Assists

L’attesa sta finendo: dal 1° al 14 giugno, Parigi ospiterà la Kings World Cup Clubs (KWCC), il primo torneo mondiale per club targato Kings League. E a una settimana dal fischio d’inizio, Chiamarsi Bomber ha preso parte alla conferenza stampa ufficiale, in collegamento con protagonisti assoluti del progetto come Gerard Piqué, Ricardo Kakà, Claudio Marchisio, Bastian Schweinsteiger e Miguel Layun. Durante l’incontro, tenutosi in remoto oggi, 27 maggio, sono stati svelati nuovi dettagli sul torneo e sulle aspettative delle varie delegazioni nazionali.

 

Quanto interessa la Kings League ai calciatori in attività?

In esclusiva, abbiamo chiesto a Claudio Marchisio quale tipo di attenzione stia ricevendo la Kings League da parte dei calciatori ancora in attività, e in che modo lui stesso si senta coinvolto nel fare da intermediario tra il calcio tradizionale e il mondo Kings. “Sono molto coinvolti. Poi ovviamente dipende sempre dalla generazione. I giocatori ultra trentenni hanno un interesse un po’ diverso rispetto, per esempio, a un Kenan Yildiz o a un Conceição, che durante la settimana mi chiedono sempre notizie. Il fatto che siano venuti a vederla anche a Torino è un bel segnale, non solo per la loro presenza, ma anche per l’interesse che dimostrano. Detto ciò, posso dirvi con certezza che molte società italiane, compresa la Juventus, stanno riportando le regole della Kings League negli allenamenti. Questo dimostra che c’è un interesse concreto. A volte mi chiedono anche di andare a vedere gli allenamenti proprio per mostrare come alcune regole e meccanismi della Kings League vengano applicati in certe fasi della preparazione, per allenare situazioni che poi, durante le partite di Serie A, si ritrovano un po’ nelle sensazioni tipiche della Kings. Quindi sì, c’è molto interesse da entrambe le parti e voglia di studiarsi a vicenda”.

 

Marchisio sulle squadre italiane a Parigi e sul boom di pubblico a Torino

Un’altra domanda – posta da un collega durante la conferenza – ha chiesto all’ex centrocampista della Juventus un doppio parere: quali siano le sue aspettative per le squadre italiane impegnate nella KWCC e se si aspettava un successo di pubblico come quello visto all’Inalpi Arena di Torino, dopo quello già registrato allo Juventus Stadium a gennaio. “Le squadre italiane sono state brave a crescere nel tempo. Sicuramente abbiamo dei team che sembrano più pronti a giocarsi la competizione. Quanto a Torino, sì, me l’aspettavo e sono sincero. Torino ha sempre risposto molto bene ai grandissimi eventi. Lo ha dimostrato allo Juventus Stadium, dove credo che anche Gerard (Piqué) sia d’accordo con me. E sappiamo quanto sia differente per i giocatori della Kings League giocare su un campo in erba naturale rispetto al sintetico. E invece, lo spettacolo visto all’Inalpi Arena è stato forse ancora più entusiasmante. Da parte nostra, ci auguriamo che Torino possa continuare a far parte del mondo Kings League anche in futuro. Il pubblico lo ha dimostrato. Anche le squadre straniere, come quelle di Francia e Spagna, sono rimaste molto colpite. Mi auguro ci siano altre occasioni così”.

 

Chi saranno le prossime leggende a entrare nella Kings League? Le suggestioni dei presidenti

Una domanda collettiva ha acceso la conferenza, rivolta a tutti i presidenti: quali grandi giocatori vorrebbero portare nella Kings League?

Bastian Schweinsteiger ha rotto il ghiaccio: “Appena ho saputo che Thomas Müller avrebbe lasciato il Bayern, gli ho subito chiesto di unirsi alla Kings League. Ci sto lavorando…”

Kakà ha puntato in altissimo: “Mi piacerebbe vedere Ronaldo il Fenomeno. È uno dei più grandi per me, e ha appena venduto la sua squadra in Spagna (Real Valladolid ndr): magari ora ha più tempo per investire in qualcosa di nuovo, come la Kings League. Il momento giusto? È quando il giocatore sente che è il momento. Alcuni lo fanno dopo il ritiro, altri mentre stanno ancora giocando. Dipende da loro”.

Marchisio ha aggiunto una riflessione importante sul livello di gioco: “Il livello è davvero alto, soprattutto a livello fisico. Abbiamo contattato tante leggende in Italia, ma alcuni hanno avuto timore proprio per l’intensità. Leonardo Bonucci ha giocato con i Boomers e se l’è cavata bene grazie all’esperienza. Un altro che mi piacerebbe vedere è Sebastian Giovinco, anche se ora vive in Canada”.

Miguel Layun, presidente della Kings League Americas, ha rincarato la dose con nomi importanti: “Mi piacerebbe avere Dybala, Falcao, Luis Suárez, Arturo Vidal. In Colombia abbiamo James Rodríguez come presidente, in Messico Chicharito. Abbiamo tante opzioni sul mercato e speriamo di vedere presto altri grandi nomi”.

Gerard Piqué, infine, ha chiuso con la sua visione chiara: “Vogliamo essere una piattaforma dove chiunque abbia giocato a calcio possa divertirsi: come presidente, come giocatore, come proprietario. Vogliamo che si sentano parte di qualcosa. Proprio come in un videogioco: divertente da guardare, da vivere, da giocare”.

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