Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, si è reso protagonista di un'inedita fuga dal Mapei Stadium, subito dopo la sconfitta col Sassuolo. Un gesto che ha lasciato tutti di stucco, dai tifosi ai cronisti, e che ha acceso i riflettori su una situazione interna alla squadra biancoceleste che pare diventare sempre più complessa. Tra giustificazioni ufficiali e voci di corridoio, qualcosa non torna.
La versione ufficiale: "motivi familiari"
Sarri non si è presentato ai microfoni del post-gara, lasciando la sala stampa orfana delle sue dichiarazioni. "Motivi familiari", ha fatto sapere la società, giustificando così la sua frettolosa partenza verso Roma. Un'intera tifoseria si interroga già se ci sia dell'altro dietro a questa scelta repentina. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata la rabbia, accumulata per le deludenti prestazioni, la vera causa del silenzio stampa del tecnico laziale.
La delusione dei tifosi
La sconfitta contro il Sassuolo è stato un colpo al cuore per i tifosi laziali, accorsi numerosi a Reggio Emilia. La squadra non è riuscita a rispondere ai colpi dei neroverdi, uscendo dal campo con un'amara seconda sconfitta in trasferta nelle ultime tre partite. Gli ultras, delusi, hanno manifestato chiaramente la loro disapprovazione, indirizzando i giocatori verso il tunnel degli spogliatoi al termine della gara.
Atmosfera tesa in casa Lazio
In casa Lazio il clima si fa sempre più teso. Non solo il nervosismo di Sarri durante il match, a tratti visibilmente irritato per le "perdite di tempo" dei padroni di casa e per il poco recupero concesso dall'arbitro. Infatti, la sua fuga con il DS Fabiani subito dopo il triplice fischio non è passata inosservata, e la mancata presenza in conferenza stampa ha amplificato le critiche dei tifosi. Una situazione impersonificata dalla furia del mister che, in silenzio, ha deciso di voltare le spalle alla squadra e ai suoi sostenitori, almeno per questa volta.