Il match tra Milan e Bologna promette di essere uno spettacolo per gli occhi, nonostante l’assenza di un elemento fondamentale: il supporto infuocato della Curva Sud. Nonostante ben 70.000 tifosi si preparino a colorare di rossonero San Siro, la situazione con il tifo organizzato continua a essere motivo di preoccupazione per il club.
La situazione
"Buon teatro a tutti." Con questa frase, la Curva Sud Milano aveva già dato un chiaro segnale d'intenzione a metà agosto. La protesta in corso è una risposta al mancato rinnovo degli abbonamenti al Secondo Anello Blu, che includeva molti membri di spicco della tifoseria organizzata. La decisione trova le sue ragioni in un accordo tra il Milan e le autorità pubbliche per garantire l’ordine pubblico e ha portato a una vera e propria diaspora di storici frequentatori dello stadio.
Il comunicato
La frattura tra la Curva Sud e il club sembra allargarsi, come emerge chiaramente dal recente comunicato emesso dai tifosi. "Purtroppo la situazione resta la stessa delle prime due partite a San Siro," lamenta il comunicato, ricordando che ancora nulla è cambiato dalla protesta iniziata con Milan-Bari e Milan-Cremonese. Inoltre, il comunicato sottolinea che non vi sarà alcun cambiamento neanche per la sfida contro il Bologna, mentre critiche vengono mosse anche alla gestione dei biglietti per la trasferta allo Juventus Stadium.
Alla ricerca di una soluzione
Il Milan non rimane indifferente alle difficoltà e sta cercando di costruire un ponte verso il tifo organizzato. Riconoscendo quanto sia vitale il tifo per la squadra, il club è impegnato in dialoghi continui con le istituzioni. Il suo obiettivo è riportare il calore dei tifosi a San Siro, perché sa bene che un tifo appassionato può cambiare le sorti di una partita.
