Hachim Mastour, volto noto del calcio italiano, torna a far parlare di sé. Dopo anni di luci e ombre, il talento mai sbocciato e divenuto celebre ai tempi del Milan riparte dalla Serie C, firmando un contratto con la Virtus Verona. La sua carriera, segnata da aspettative altissime e momenti di difficoltà, è ora pronta per un nuovo inizio. In una recente intervista, Mastour ha condiviso esperienze e riflessioni che lo hanno portato a questa decisione.
Le ombre del passato e la depressione
Ricordando i suoi primi passi nel mondo del calcio, Mastour ha condiviso le difficoltà vissute nel corso di un'intervista a Sportweek: "Sono stato trattato da marionetta, mi dissero che non avrei mai più messo piede in campo. Non c'è cosa più brutta da dire." Un’affermazione che rivela il peso delle aspettative e la conseguente caduta in uno stato depressivo da parte di un ragazzo su cui erano puntati gli occhi di tutti.
Il ruolo della Virtus Verona
Con la Virtus Verona, Hachim cerca una rinascita calcistica. "Ci ho pensato, ma ho imparato che nella vita non c'è felicità senza sofferenza," ha dichiarato, sottolineando quanto ogni difficoltà incontri il suo cammino abbia contribuito alla sua forza attuale. L’introspezione sembra aver accompagnato ogni passo di Mastour in questo suo nuovo capitolo.
Nonostante tutto, Mastour conserva ricordi preziosi dei momenti vissuti al Milan. L’abbraccio fraterno di Kakà, i consigli tecnici di Robinho e le esortazioni di Balotelli sono solo alcuni degli episodi che menziona con affetto.