Siamo abituati a pensare alle squadre di calcio come a compagini da almeno 24 o 25 giocatori, ma quest'anno il Milan ha deciso di sfidare le convenzioni. Massimiliano Allegri, noto per essere un abile gestore, si è ritrovato con una rosa XXS, composta da soli 22 giocatori, di cui tre portieri.
Una scelta controversa
Quest'anno il Milan non compete nelle coppe europee, ma ciò non significa che le esigenze fisiche e tattiche delle competizioni nazionali siano meno intense. Con una rosa ridotta, l'allenatore dovrà fare affidamento sulla versatilità dei suoi uomini, sperando che l'infermeria non diventi troppo affollata.
Allegri è un maestro della tattica e, con questo numero esiguo di giocatori, la sua capacità di individuare il ruolo giusto per ogni elemento sarà fondamentale. In difesa, con sei giocatori a disposizione, il problema sembra meno pressante. Tuttavia, le fasce potrebbero rappresentare una prima sfida per il tecnico livornese, visto l'impiego di Saelemaekers e Athekame a destra, con Estupinan e Bartesaghi a sinistra.
Abbondanza in mediana
Se c'è un reparto su cui Allegri può contare, questo è sicuramente la mediana. Modric, Ricci, e Jashari sono giocatori duttili in grado di coprire vari ruoli, e con loro, anche Fofana e Loftus-Cheek ampliano le possibilità tattiche. Questa ricchezza di opzioni permette ad Allegri di essere flessibile e creativo nel posizionamento e nel sistema di gioco. Tuttavia, l'infortunio del talento ex Bruges complica i piani rossoneri anche in questo reparto.
I limiti dell'attacco
In attacco, il discorso cambia. La percentuale di imprevedibilità è garantita da Leao, Pulisic e Nkunku, ma l'unico vero centravanti di ruolo rimane Gimenez. Sarà dunque fondamentale vedere come Leao riuscirà a calarsi nel ruolo della punta, un adattamento che potrebbe decisamente spostare gli equilibri a favore della squadra rossonera.