Henrikh Mkhitaryan si apre con una sincerità rara, parlando del suo percorso personale e professionale. L'ermeno, protagonista all'Inter, ci racconta delle sfide della sua carriera, della sua famiglia e del futuro.
I dolori di Mkhitaryan
“La finale con il Psg? Ho superato il dolore con l’aiuto di mamma. Le cicatrici delle sconfitte sono difficili da guarire, ma ho trovato forza nelle relazioni familiari. Per me, è molto importante avere uno psicologo. Si tratta di una figura chiave in alcuni momenti della mia carriera, contribuisce al mio recupero”.
La scomparsa prematura del padre ha segnato profondamente Mkhitaryan, ma gli ha anche dato una spinta in più. “Tornerei a quando ero piccolo, per passare più tempo con mio papà”.
L'Inter di Mkhitaryan
“Dico quello che penso, senza cercare di piacere a qualcuno. Con Chivu mi sono trovato subito bene, la filosofia e le idee sono nuove. Ha portato una ventata di freschezza all'interno del club, stimolando i giocatori ad adattarsi e a crescere ulteriormente.
“Il mio futuro? Dopo l'Inter smetto. La voglia di continuare con lo stesso livello competitivo è più forte della tentazione di cercare esperienze in altri campionati minori".


