Modric al Milan, Cassano "consiglia" Allegri

Antonio Cassano analizza l'arrivo di Luka Modric al Milan, confrontandolo con l'esperienza di Andrea Pirlo sotto la guida di Massimiliano Allegri. Cassano prevede un ambiente favorevole per Modric, nonostante le pressioni milanesi, ipotizzando una gestione più libera che possa valorizzare il talento del croato
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Antonio Cassano ha recentemente fatto parlare di sé durante una puntata di Viva El Futbol, esprimendo il suo punto di vista sull'arrivo di Luka Modric al Milan e sulle dinamiche che si potrebbero creare con il tecnico Massimiliano Allegri. Con il suo solito tono diretto e senza peli sulla lingua, Cassano ha offerto spunti di riflessione su come uno dei giocatori più raffinati degli ultimi anni potrebbe integrarsi nel contesto rossonero e nel calcio italiano.

Uno sguardo al passato: Allegri e Pirlo

Nell'analisi di Cassano, l'accostamento tra Modric e un altro grande del pallone, Andrea Pirlo, è inevitabile. Ricordando la gestione di Pirlo da parte di Allegri ai tempi del Milan, Cassano ha sottolineato come il tecnico avesse spesso relegato Pirlo a ruoli non proprio adatti alle sue qualità, come quello di mezzala con van Bommel davanti alla difesa. "Ad Allegri non è mai piaciuto Pirlo: poi alla Juventus se lo è ritrovato e c'erano tre, quattro, cinque giocatori che gli dicevano che doveva giocare perché era il più forte di tutti", ha affermato Cassano, evidenziando le dinamiche interne che possono influenzare le decisioni tecniche.

Modric e Allegri: una convivenza possibile

Secondo Cassano, Modric potrebbe trovare un ambiente favorevole con Allegri. "Modric con Allegri si troverà bene: non gli dirà nulla, gli dirà fai quello che vuoi", ha suggerito l'ex fantasista. Questo approccio potrebbe permettere al croato di esprimersi senza eccessive pressioni tattiche. Cassano immagina Modric a suo agio come perno del centrocampo, con la capacità di operare sia davanti alla difesa sia come mezzala, particolarmente ora che il Milan ha aggiunto Ricci alla propria rosa.

Il confronto tra Milano e Torino

Un punto cruciale nel discorso di Cassano è il confronto tra le piazze di Milano e Torino. Riferendosi alle pressioni supplementari che un giocatore deve affrontare al Milan rispetto alla Juventus, ha sottolineato come l'ambiente rossonero possa essere più esigente. "Una cosa, con rispetto, è giocare a Torino e un'altra cosa è il Milan: dopo tre passaggi sbagliati ti fischiano", ha osservato Cassano, suggerendo che gli spalti di San Siro possono diventare tanto un'arma a doppio taglio quanto un coro di incoraggiamento per chi riesce a conquistarli.

Marco Corsini
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