Il mondo del calcio è un palcoscenico imprevedibile, dove i protagonisti possono passare rapidamente dal ruolo di eroi a quello di comparse. Le finanze del club e le scelte di mercato stanno ridefinendo la storia di Grealish, accendendo i riflettori su un declino che pochi avrebbero previsto fino a pochi anni fa.
Dalla gloria al declino
Jack Grealish arrivato al Manchester City nel 2021 dall'Aston Villa, per l'importante cifra di 115 milioni di euro, ha contribuito significativamente ai successi dello squadrone di Pep Guardiola: tre campionati di Premier League, una FA Cup e la tanto bramata Champions League. Eppure, come succede spesso nel calcio, tutto può cambiare in un attimo. La sua esclusione dal Mondiale per Club ha fatto emergere un problema in casa City.
Il City "svende" Grealish
Ora il destino di Grealish è legato a una valutazione ben lontana da quel clamoroso esborso iniziale:, il club lo ha messo sul mercato a "soli" 45 mln per fare cassa dopo gli importanti investimenti di Omar Marmoush, Rayan Cherki e Tijani Reijnders. La situazione ricorda per certi versi quella di Marcus Rashford altra ex stella che per anni ha brillato sull'altra sponda di Manchester e che ora è sul mercato. Il problema è che Jack non riesce a trovare squadra anche a causa del suo elevato ingaggio da 18 mln di euro netti percepiti al City. Nessun club pare intenzionato a investire tutti quei soldi per un giocatore che in passato ha spesso riempito le colonne dei tabloid per il suo stile di vita tutt'altro che professionale. Il rischio è che a 29 anni Grealish diventi una meterora del calcio...