Quando nell'estate 2022 il Milan versò quasi 40 milioni per strapparlo al Bruges, su Charles De Ketelaere si crearono grandi aspettative, forse eccessive per un ragazzo di 21 anni, il quale infatti, in quell'unica stagione in rossonero, non riuscì a lasciare il segno.
All'Atalanta però l'attaccante belga è letteralmente rinato, e dopo una prima stagione da 14 reti e 12 assist, si sta confermando alla grande in quella in corso, dove nelle 29 presenze totali fin qui collezionate, ha già segnato 11 reti mettendo a referto anche 9 passaggi vincenti. Un giocatore che è diventato imprescindibile per Gian Piero Gasperini, mentre a Milano qualcuno si sta ancora mordendo le mani per non averlo aspettato ed averlo lasciato partire probabilmente troppo presto.
E in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, l'amministratore delegato della Dea Luca Percassi ha rivelato un retroscena riguardante la firma del classe 2001 belga con il club di Bergamo. Una storia che ben mostra il feeling immediatamente scattato tra l'attaccante ed i nerazzurri.
Percassi e la firma di De Ketelaere
Nella lunga intervista rilasciata al CorSera, tra i tanti argomenti toccati Percassi ha parlato inevitabilmente anche di De Ketelaere: "Volete un commento su di lui?, ha esordito l'ad atalantino. "Ne faccio uno in positivo: Charles De Ketelaere ha avuto un impatto perfetto già dal primo giorno. È arrivato all’alba e fino alle 5 del pomeriggio ha avuto intorno una miriade di agenti e consulenti: ne abbiamo contati 13, una cosa mai vista”.
"Lui stava zitto e ascoltava", ha proseguito Percassi. "Finché gli abbiamo chiesto 'Charles ti fidi di noi?'. Lui ha risposto 'Sì', e noi 'Allora firma se no non arriviamo mai in fondo'. E lui ha firmato. Ecco, noi abbiamo bisogno di ragazzi così", ha concluso.
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