A pochi istanti dal fischio finale di Real Madrid-Pachuca, Antonio Rudiger ha lasciato la difesa dei blancos per andare a parlare direttamente con l’arbitro: secondo il centrale tedesco del Real, Antonio Cabral lo avrebbe insultato con espressioni di stampo razzista.
L'accaduto
L’arbitro brasiliano Ramon Abatti Abel, alla luce di quanto ascoltato, ha scelto di attivare per la prima volta il nuovo protocollo FIFA anti-discriminazione: incrociando le braccia a formare una “X”, ha dato il via alla procedura ufficiale contro ogni forma di razzismo in campo. Il gesto, regolamentato dalla FIFA dal maggio 2024, prevede tre fasi: dalla segnalazione al possibile stop del match, fino alla sospensione definitiva. In questo caso, però, la gara era già terminata.
Cabral, chiamato in causa, ha fornito la propria versione a fine partita:
“C’è stata una colluttazione, ho ricevuto un calcio, lui ha detto che l’avevo colpito con la mano, abbiamo discusso. Ma niente di più. L’arbitro ha fatto il gesto per il razzismo, ma io continuavo a ripetergli la stessa cosa: ‘codardo di m***a’. Mi diceva ‘ci vediamo fuori’, faceva segni di rissa. Anch’io ero arrabbiato; abbiamo litigato nel tunnel, ma non siamo andati oltre”.
Cosa succede ora
Una dinamica che, almeno secondo il giocatore argentino del Pachuca, non avrebbe avuto nulla a che vedere con insulti discriminatori, ma solo tensioni da campo portate all’estremo. Ora toccherà alla FIFA chiarire i fatti: l’organismo ha già aperto un’indagine per fare luce sull’accaduto e verificare se quanto riportato da Rudiger corrisponda a un effettivo caso di razzismo.