Sabatini contro Inzaghi: "Ha preso in giro tutti, ecco cosa mi ha detto"

Il giornalista sportivo Sandro Sabatini critica l'addio di Simone Inzaghi all'Inter, accusandolo di aver trattato segretamente con l'Arabia Saudita e orchestrato il tutto con la famiglia
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Sandro Sabatini, noto giornalista sportivo, ha preso la parola sul suo canale YouTube per dire la sua sull'addio di Simone Inzaghi all'Inter. E le sue parole non sono certo passate inosservate: un attacco frontale alle modalità con cui l'allenatore avrebbe gestito la trattativa con l'Arabia Saudita. Secondo Sabatini, infatti, Inzaghi avrebbe preso in giro tutti.

Sabatini critica la gestione dell'addio

Durante il video, Sabatini non ha risparmiato critiche all'ex tecnico nerazzurro. "Bravo allenatore, ma sulla vicenda dell'Arabia ha un po' giocato e preso in giro tutti dicendo che avrebbe deciso." Dalle sue parole emerge un quadro in cui Inzaghi sembra aver già deciso da tempo il suo futuro, anche se ufficialmente negava di avere accordi concreti in essere. Un'accusa non di poco conto che il giornalista dipinge con una certa sicurezza.

La strategia familiare di Inzaghi

Ma c'è di più. Secondo Sabatini, il tutto sarebbe stato orchestrato in famiglia. "Non aveva firmato, ma da quello che mi raccontano aveva già deciso mandando avanti il figlio come mediatore e la moglie a vedere le sistemazioni logistiche." Un claim che pone sotto una nuova luce l'intera vicenda, facendo immaginare un gioco delle parti che sarebbe stato condotto per settimane senza che i dettagli trapelassero.

Conclusione e riflessione

Che l'addio di Inzaghi sia stato gestito in modo poco chiaro o meno, quello che Sabatini sottolinea con forza è l'importanza di affrontare le situazioni in maniera trasparente. "Di fatto per me aveva già deciso un mese prima: per me era meglio se avesse affrontato la situazione in modo migliore." Il giornalista lancia così un monito a tutti i protagonisti del mondo dello sport: la verità e la chiarezza pagano sempre a lungo termine, per quanto scomode possano essere all'inizio.

Giuseppe Patti
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