La Sampdoria, con l'inizio di stagione che definire fiacco sarebbe un eufemismo, sta vivendo giorni di alta tensione sotto la Lanterna. I timori trapelati dall'incertezza e dall'insoddisfazione dei tifosi si sono manifestati in una serie di contestazioni che stanno mettendo pressione alla squadra e al suo allenatore, Massimo Donati. La situazione è tutt'altro che tranquilla, e il tecnico doriano è stato chiamato a rispondere a domande scomode durante l'ultima conferenza stampa.
L'urgenza di una svolta
Massimo Donati, nella sua conferenza stampa, ha cercato di riportare l'attenzione su quello che conta: il campo. I risultati finora non sono stati all'altezza delle aspettative e la pressione di una piazza esigente come quella doriana si sta facendo sentire. Donati ha sottolineato l'importanza di concentrarsi sui propri obiettivi interni: "Noi dobbiamo rimanerne fuori. Non possiamo pensare anche a questo ma a capovolgere la situazione del campionato."
Le ragioni dei tifosi
La contestazione dei sostenitori blucerchiati non giunge inaspettata. Dopo una stagione passata sull'ottovolante, infarcita di delusioni e speranze mal riposte, i tifosi hanno raggiunto il limite della loro pazienza. Numerosi cori e striscioni testimoniano un disagio che non si placa: sono voci di un amore per la squadra che non conosce limiti. Donati, da parte sua, ha cercato di mostrare empatia, riconoscendo: "I tifosi fanno così, hanno le loro ragioni per farlo. Come ho già detto nessuno è contento dei risultati, io in primis."