Adesso è scontro Pioli-Fiorentina, e c'è un altro intoppo: cosa sta succedendo

La Fiorentina e Pioli sono pronti a separarsi in tempi strettissimi...forse: è muro contro muro, il tecnico non si dimette e non ci sono sicurezze sul suo successore
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La situazione in casa Fiorentina è pesante e piena di incognite. Dopo l'ennesima sconfitta l'unica certezza è che Stefano Pioli non rimarrà ancora a lungo sulla panchina viola, ma al momento, in maniera un po' inaspettata, l'ex tecnico del Milan sembra sia deciso a tenere duro e non rassegnare le dimissioni. Il contratto che lo lega all club fino al 2028 sembra essere l'ostacolo principale per una risoluzione immediata. Nel frattempo, il presidente Commisso deve affrontare una delle crisi più difficili da quando è alla guida del club, con la pressione che sale e poche soluzioni all'orizzonte.

Il contratto e il braccio di ferro con Pioli

La decisione di Stefano Pioli di non dimettersi è fondamentalmente legata ai 5,5 milioni di euro lordi a stagione previsti fino al 2028 dal suo contratto con la Fiorentina. Pioli pare abbia chiarito di non voler abbandonare un contratto così lungo, e la proposta di accordo ricevuta finora su un'eventuale buonuscita, che coprirebbe solo un anno di stipendio, non sembra convincere l'allenatore nativo di Parma.

Commisso bloccato

In tutto questo, ulteriore strato di complessità è aggiunto dalla lontananza forzata del presidente Commisso, bloccato negli Stati Uniti per problemi di salute. Senza la sua guida diretta, e ancora orfana di un direttore sportivo dopo l'addio di Pradè, la dirigenza della Fiorentina si trova in una situazione piuttosto caotica, con Ferrari e Goretti stanno lavorando instancabilmente nel tentativo di districare questa matassa.

Rocco Commisso
Rocco Commisso

E se non c'è certezza sulle modalità di divorzio da Pioli, non ce n'è nemmeno riguardo il suo eventuale successore: tra i tanti nomi che circolano c'è quello di Daniele Galloppa, attualmente alla guida della Primavera, il quale però sarebbe solo una soluzione-ponte; altri nomi come Vanoli e De Rossi sono stati valutati, ma ci sono stati pochi sviluppi concreti; più remote, al momento, le possibilità Thiago Motta e Raffaele Palladino, quest'ultimo reticente a tornare a Firenze.

 

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