Serie A, il commissario europeo sulla possibilità di disputare Milan-Como a Perth: "Ecco qual è la nostra posizione"

Da tempo si discute della possibilità di disputare questo incontro all'estero.
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Rafael Leão
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Serie A
Stagione 2024/2025

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Il calcio, con la sua capacità unica di unire le persone in occasioni di un singolo evento, si trova ora al centro di un acceso dibattito. La proposta di giocare partite del campionato di Serie A al di fuori non solo dell'Italia, ma anche dell'Europa, sembra sempre più concreta. Tuttavia, non mancano le critiche per questa possibile decisione.

Le parole del Commissario Micallef

In un contesto di polemica crescente, Glenn Micallef, Commissario europeo per l'equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, ha espresso chiaramente la sua posizione. Attraverso una nota inviata alla Gazzetta dello Sport, Micallef ha dichiarato che "il calcio europeo appartiene all'Europa". L'idea di portare partite di Serie A, come il discusso match Milan-Como, in località lontane come l'Australia, è vista come un tradimento della fiducia dei tifosi.

Il calcio come comunità

L'intervento di Micallef tocca un tema essenziale: il calcio è comunità. Ricordando la sua esperienza con il club maltese Żabbar St Patrick, ha sottolineato come i momenti di gloria di una squadra siano vissuti intensamente da tutta la comunità, non solo come risultati sportivi, ma come parte integrante della propria identità. Spostare una partita lontano dal territorio di origine viene percepito come una separazione dalla propria storia e cultura.

I sentimenti dei tifosi

I tifosi, considerati come il cuore pulsante del calcio, sono da anni sottoposti a decisioni che spesso mettono a dura prova la loro pazienza. I costi crescenti per biglietti e abbonamenti televisivi sono solo una delle tante sfide da affrontare. Eppure, la passione resta. La prospettiva di rinunciare alla possibilità di vedere le proprie squadre giocare localmente è vista come un ulteriore affronto. E non senza motivo: nel calcio, i legami emotivi contano tanto quanto quelli finanziari.

La questione del profitto

Dietro queste proposte di spostare le partite si cela, come spesso accade, un motivo economico. Nonostante il calcio europeo abbia già registrato entrate record, si cerca ancora di più. Tuttavia, Micallef è stato chiaro: il profitto non dovrebbe essere l'unico motore alla base delle decisioni che riguardano lo sport più amato al mondo. Il calcio non deve solo riguardare affari, ma anche mantenere integrità e legami con la comunità.

Un modello sportivo a rischio

Infine, la discussione si allarga al modello sportivo europeo stesso, che si basa sulla forza delle comunità e dei club locali. Esperimenti simili a quello attuato dalla Superlega hanno già mostrato quanto i tifosi siano disposti a difendere ciò che considerano giusto. La preservazione di questo modello è essenziale per garantire che il calcio resti collegato a chi lo vive quotidianamente. È, infine, un appello ai tifosi stessi a far sentire la propria voce e proteggere l'essenza del calcio europeo.

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