Non era mai successo negli ultimi 25 anni di Serie B: dopo sette giornate di campionato, nessun allenatore è stato ancora esonerato. In un contesto in cui tante panchine sono in bilico, i tecnici riescono a mantenere il loro posto, nonostante le pressioni e le difficoltà. Vediamo più da vicino la situazione di alcuni allenatori sotto osservazione, tra cui Possanzini, D'Angelo, Caserta, Donati, Bianco, Aquilani a Catanzaro e Pagliuca ad Empoli.
Le Panchine traballanti resistono
Il campionato di Serie B di quest'anno si sta rivelando una vera e propria altalena emotiva per molti allenatori. Nonostante l'ansia che accompagna ogni partita, i tecnici tengono duro e riescono, almeno per ora, a salvare la pelle. Nell'ultimo turno, sono riusciti a ottenere buoni risultati che li hanno protetti dalla mannaia dell'esonero.
Nuovi nomi in lista
Se da un lato alcuni tecnici sono riusciti a scampare il pericolo, dall'altro c'è chi si affaccia pericolosamente alla lista dei “sorvegliati speciali”. Tra questi, troviamo Possanzini, D’Angelo, Caserta, Donati, e Bianco.
Aquilani e Pagliuca: alti e bassi
A Catanzaro, Aquilani è al centro delle critiche per aver accumulato solo sei punti in sette gare, tutti pareggiati. I tifosi sono impazienti, e il tempo per recuperare non è infinito, anche se “ogni partita è un'opportunità”, potrebbe sostenere il tecnico.
Guido Pagliuca, invece, ha trovato un po' d'ossigeno con la vittoria in pieno recupero a Bolzano. Questa vittoria permette di respirare, ma la situazione resta delicata. L’Empoli ha iniziato con il freno a mano tirato e deve assolutamente accelerare se non vuole incastrarsi nelle sabbie mobili della classifica.
Un Annata Diversa dal Solito
Questa stagione è sicuramente anomala, almeno dal punto di vista degli esoneri, ma quanto potrà durare? Il calcio ci ha insegnato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Sarà interessante vedere se la tendenza continuerà o se ci saranno colpi di scena nelle prossime settimane. Gli allenatori di Serie B sono avvisati: ogni partita è una prova, ora più che mai.
