Botta e risposta. E adesso è il momento della seconda. Dopo gli attacchi delle scorse settimane del patron del Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno, ora è tempo di replica per il diretto interessato, Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia. La contesa per ottenere un posto nella prossima Serie B continua tra risultati del campo (il Lecco ha ottenuto la promozione vincendo i playoff, mentre il Perugia la retrocessione in C), sentenze dei tribunali (il Grifo ha vinto il ricorso al Coni contro i bluecelesti) e frecciate tra i due uomini al vertice dei due club.
Il presidente del Perugia: "Di Nunno parla troppo, dovrebbe basarsi sui fatti"
In ordine cronologico, l'ultimo attacco l'ha sferrato il numero uno degli umbri, come riportato da LaCasadiC: "Di Nunno parla molto. Capisco che cerchi in qualche modo d’influenzare le sorte di una vicenda le cui cause vanno ricercate solo nelle scelte di quella società. Ma bisogna stare ai fatti. Il 27 giugno il Lecco ha incaricato un tecnico di progettare un intervento sullo stadio e di cercare i fondi necessari, pubblici o privati. Quelle carte sono depositate davanti al Tar e davanti al Collegio di Garanzia. Oggi, invece, si dice (a parole appunto) che nello stadio di Lecco è già stato speso un milione e mezzo (1,2 secondo le parole di Di Nunno, ndr) della proprietà… Serve davvero chiedersi quale sia la verità? Non vado oltre perché rispetto il Lecco certamente più di quanto la proprietà del Lecco non mostri di rispettare il Perugia. Al presidente del Lecco auguro una lunga esperienza nella carica, ma questo ovviamente non significa che il Perugia non lotterà fino in fondo per giocare in Serie B".
Il patron del Lecco: "Il Perugia è vergognoso"
Ma anche Di Nunno, il numero uno bluceleste, non si era risparmiato nei confronti del Perugia dopo aver ricevuto la notizia del ricorso vinto dallo stesso Grifo ai danni della sua società: "Il Perugia con i guai che ha avuto si mette a fare ricorsi: è una vergogna. La verità è che vogliono andare in B soltanto per vendere meglio la società". La vicenda si fa sempre più scottante, con attacchi da una parte e dall'altra. Ma, alla fine, conterà solo una cosa: chi giocherà in Serie B?