Il mondo del calcio non è mai privo di discussioni e polemiche, e c’era molta attesa di capire come il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, avrebbe analizzato gli episodi dello scorso weekend di Serie A. Le parole di Rocchi a Open Var hanno fatto il giro dei media, tra “minacce” di dimissioni e risposta alla lettera della Lazio in seguito al tocco di mano di Davis sul gol del pareggio dell’Udinese.
Lo sfogo di Rocchi
Rocchi ha condiviso il suo sentito punto di vista: “L’ho sempre detto a tutti senza problemi e lo ribadisco: se qualcuno non crede alla nostra buona fede, io domani mattina lascio“, ha dichiarato, visibilmente provato dalle critiche. Al cuore delle sue osservazioni c’è la frustrazione per gli errori inevitabili: “Il nostro obiettivo è quello di fare i meno errori possibili, poi ne commettiamo, e se foste con me qualche weekend vedreste quanto mi incazzo”.
Udinese-Lazio e l’episodio chiave
La gara tra Udinese e Lazio è stata particolarmente discussa per le decisioni arbitrali. Rocchi ha cercato di spiegare la complessità delle situazioni affrontate dai direttori di gara. Ha evidenziato come il concetto di “immediatezza” nel giudicare i tocchi di mano sia estremamente soggettivo. Parlando specificamente del gol segnato da Davis, ha detto: “Il problema vero è che è un concetto soggettivo… Serve qualcosa di immediato per annullare: tocco di mano, palla a terra e goal, come con Meister in Pisa-Fiorentina“. La difficoltà risiede nella mancanza di un parametro chiaro e univoco. “Questa clip la gireremo all’Ifab“, aggiunge, indicando la necessità di un intervento normativo.

Keinan Davis, attaccante dell’Udinese
La lettera della Lazio
Unitamente alle polemiche mediatiche, la Lazio ha deciso di mandare una lettera ai vertici arbitrali. Rocchi ha mostrato una certa durezza nel rispondere indirettamente a queste critiche: “Non entro in argomenti politici. A Simonelli e Gravina ho ribadito che se non credono nella nostra buona fede, io lascio“. Per lui è una questione di onestà professionale e personale. Ha anche aggiunto che gli arbitri stanno cercando di essere il più trasparenti possibili, anche attraverso la condivisione dei loro audio delle comunicazioni in campo.
Rocchi ha concluso con una nota riflessiva e autocritica: “Commettiamo errori, mi incazzo quando li vedo. Se eravate con me a Pisa vedevate come stavo. ‘Come posso spiegarli alcuni episodi?’, a volte me lo chiedo e faccio fatica“. L’essenza dell’arbitraggio, sembra dire, è la capacità di riflettere su decisioni corrette o meno, di fronte all’incessante giudizio dell’opinione pubblica.












