Era nell'aria la notizia, ora è diventata ufficiale: Luciano Spalletti e il Napoli si separeranno dopo l'ultima giornata di campionato. Una nno intenso per la squadra, i tifosi e lo stesso allenatore che lo ha segnato profondamente nonostante il grande obiettivo raggiunto, quello dello scudetto. Il toscano ha ufficializzato l'addio.
Napoli e Spalletti, fine della storia
Frecciatine, dichiarazioni misteriose, un tira e molla andato avanti per circa un mese ed ora finalmente la verità: il Napoli e Spalletti si dicono addio. Nella tarda serata di domenica Aurelio De Laurentiis aveva fatto sapere alla stampa che il tecnico gli aveva chiesto di andare via per avere un anno sabbatico, dove potersi riposare dopo le fatiche e la tensione accumulata nel corso della stagione. Oggi è arrivata anche la conferma del diretto interessato durante un evento che si è tenuto a Coverciano. L'allenatore dei partenopei si prenderà una pausa dal mondo del calcio.
I motivi dell'addio
Luciano Spalletti ha svelato quali sono i motivi che lo hanno indotto a prendere questa clamorosa decisione all'indomani della vittoria del terzo storico scudetto del Napoli: "Ho bisogno di riposarmi, mi sento stanco, non torno indietro e non cambio idea. Devo allenare Matilde, una figlia piccola con cui ci sono stato poco insieme. Ho deciso io e non sono in grado di restituire quello che si riceve. Non so cosa significhi sabbatico ma mi fermo un anno e mi fa piacere che De Laurentiis abbia detto ciò che ci siamo detti alla prima cena. Mi mancherà tutto di Napoli ma a volte per troppo amore si lascia". Un addio che lascerà l'amaro in bocca ai tifosi partenopei che si erano ormai innamorati di Spalletti e del suo modo di allenare e di difendere la squadra e la piazza in ogni circostanza.
