Un lungo corteo di tifosi della Lazio ha attraversato oggi il cuore di Roma. Un fiume di passione biancoceleste che, dal Colosseo, ha avvolto il Campidoglio, portando con sé la rabbia e le speranze di chi vuole un futuro diverso per il proprio club.
Una protesta pacifica ma determinata
Nel tardo pomeriggio di martedì 15 luglio, circa diecimila tifosi laziali hanno sfilato lungo via dei Fori Imperiali. La manifestazione, organizzata dalla Curva Nord, è stata anticipata da comunicazioni ufficiali che preparavano il terreno a un evento di massa. Sin dall'inizio, il messaggio dei sostenitori è stato chiaro: dissenso verso una gestione societaria vista come fallimentare e una richiesta pressante d'intervento da parte delle istituzioni.
I motivi del discontento
Sotto accusa, la mancanza di investimenti nel mercato estivo e l'incertezza che avvolge il progetto dello Stadio Flaminio. I tifosi non nascondono il loro malumore verso Claudio Lotito, vedendolo come il simbolo di un immobilismo preoccupante. Durante il corteo, uno striscione in testa recitava: “La politica ce lo ha messo, la politica lo deve togliere”, chiarendo la posizione critica riguardo al supporto politico che Lotito ha ricevuto negli anni.
Incontro in Campidoglio
Giunti al termine del loro percorso, una delegazione della Curva Nord è stata ricevuta dall'assessore allo Sport di Roma, Alessandro Onorato. Il colloquio, durato circa quaranta minuti, è stato l'occasione per i tifosi di ribadire il loro malcontento e chiedere un intervento concreto.
L'assessore Onorato ha ascoltato le rimostranze dei tifosi, promettendo di cercare soluzioni che possano riportare serenità e prospettive calcistiche migliori per la città di Roma. I partecipanti hanno ribadito l’urgenza di una presa di posizione da parte delle autorità cittadine, reclamando un cambio di passo nella gestione del loro amato club.