"Nel suo ruolo tra i primi 3 al mondo". La frase su Adzic che scatena il dibattito

L'ex allenatore del match winner di Juventus-Inter, Vasilije Adzic, ha tessuto le lodi del giovane centrocampista bianconero. In molti però credono abbia esagerato un po'
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V. Adžić
#17JuventusCentrocampista
Serie A
Stagione 2025/2026

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Segnare in pieno recupero il gol decisivo di un derby d'Italia con un destro dalla distanza è già di per sé qualcosa di straordinario, figurarsi se a farlo è un ragazzino classe 2006 con pochi minuti tra i professionisti. Vasilije Adzic sabato pomeriggio si è presentato al mondo calcistico con una prodezza balistica di importanza fondamentale, dimostrando che le tante belle parole spese per lui da quando la Juventus lo ha acquistato dal Buducnost nell'estate 2024, investendo tra l'altro una cifra discreta.

 

C'è però chi in lui ha sempre creduto, ed è pronto a scommettere che il 19enne diventerà una stella di livello mondiale. È Ivan Brnovic, ultimo allenatore del centrocampista al Buducnost Podgorica, in Montenegro, il quale intervistato da Tuttosport ha parlato del suo ex allievo con toni decisamente entusiastici. Forse anche troppo.

Brnovic tesse le lodi di Adzic

"Dico immediatamente una cosa: il gol, quel tipo di gol contro l’Inter, per me non è una sorpresa", ha esordito l'ex tecnico del classe 2006, continuando poi ad elogiare il suo pupillo: "Questo è il valore di Adzic e adesso in Italia vi accorgerete quanto vale. Lui ha tutto, da sempre: fisicità, tiro, velocità, fame e cattiveria. È un ottimo assist-man, sta lavorando tantissimo in fase di non possesso perché lui ama giocare col pallone. Per la Juve serve la perfezione a livello tattico. Ma lui è un grandissimo lavoratore: nel suo ruolo, per l’età che ha, è già tra i primi tre al mondo a mio modo di vedere. Ha qualcosa di Pogba, ma Vasilije è devastante sul breve. Qui in tanti l’hanno paragonato a Zvone Boban, ma è difficile fare un confronto tra due modi di giocare a calcio così diversi e distanti nel tempo".

 

Poi ancora: "Tudor lo sta facendo crescere tantissimo e lo renderà completo, ma Adzic ha già tutto, ora deve solo giocare con continuità. Sicuramente Vasilije è il prototipo del giocatore moderno: è unico e lo dimostrerà, non vai alla Juve a 18 anni per caso. L’hanno seguito per due anni, è stato un corteggiamento lungo e sono arrivati prima di tutti. Vasilije è una bella persona, è venuto a trovare i suoi ex compagni un po’ di tempo fa, è molto legato alle sue origini calcistiche. Lui a Podgorica è una fonte d’ispirazione per tanti ragazzi: lo videro giocare al Polet Stars di Niksic, la sua città, che si trova a circa 15 km da Podgorica. Di fatto è un professionista da quando ha 14 anni, è cresciuto con ragazzi a volte molto più grandi di lui e pure a Podgorica l’approdo in prima squadra è stato il passaggio più semplice e naturale possibile. Abbiamo sempre avuto a che fare con un futuro fuoriclasse, non ci sono dubbi. Non ho mai allenato uno così forte. Il gol contro l’Inter mi ha emozionato, gli ho scritto un messaggio. Ha raggiunto un traguardo fantastico".

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