Ospite di The Italian Football Podcast, Bobo Vieri, ex attaccante della Nazionale, ha toccato diversi temi caldi, tra cui il futuro della selezione azzurra, la crisi degli attaccanti italiani e l’improvviso addio di Simone Inzaghi all’Inter.
Le dichiarazioni di Bobo Vieri
Uno dei punti più discussi riguarda proprio il tecnico piacentino, che ha lasciato i nerazzurri dopo un ciclo ricco di risultati. Secondo Vieri, a pesare è stato un ko specifico: «L’addio di Inzaghi? Penso che sia stato per il risultato di 5-0 contro il PSG. Dopo quella partita credo si sia detto: 'Sai cosa? Non ho più energie'». Una sconfitta così netta, per Bobo, ha tolto ogni forza al tecnico: "Una cosa è perdere 1-0, 2-1. Ma 5-0… è un’altra cosa. Lui e la società ne hanno parlato e hanno deciso insieme. Sono dispiaciuto, perché Simone ha fatto un lavoro fenomenale. Con l’Inter ha raggiunto due finali di Champions in tre anni, e con un budget che non è certo quello di City, Real o PSG".
Non poteva mancare un riferimento al momento della Nazionale, e in particolare alla mancanza di talenti offensivi all’altezza del passato. Una carenza che Vieri non si spiega: "Non ho idea di cosa sia successo. Quando ero in Nazionale eravamo io, Inzaghi, Del Piero, Baggio, Montella, Totti, Casiraghi, Zola, Vialli, Ravanelli, Mancini, avevamo molti numeri 9 e 10. Parlavo con Pippo Inzaghi la settimana scorsa. E mi ha detto: 'Bobo. per 35 anni, abbiamo avuto i migliori attaccanti del mondo e ora stiamo attraversando un periodo di grande carenza'".
Tuttavia, guarda con fiducia a chi c’è oggi: "Kean è fenomenale. Retegui è un killer in area. Se giocano insieme, possono fare molto bene". E sul sogno Mondiale, Vieri è netto: "L’Italia deve sempre esserci. Sempre. Mi si spezza il cuore a pensare che potremmo mancare per la terza volta di fila. È peggio che essere lasciato dalla fidanzata", ha confessato con ironia e amarezza.
