Una danza finita male e un rigore sbagliato hanno costretto Simone Zaza a trascorrere un’estate davvero tribolata: re dell’internet ma non certo per meriti sportivi, l’attaccante della Juventus ha vanificato un Europeo precedentemente comunque positivo, attirando su di sé le critiche di molti appassionati. Un rigore è veramente difficile da calciare a livello mentale: tutti i migliori hanno sbagliato, e non solo una volta. Quello di Zaza sembra però averlo gettato in una spirale da cui è difficile uscire.
Sin dalle prime battute del mercato si era capito che la Juventus non avesse intenzione di regalargli un’esperienza di achievement rispetto all’anno scorso, anzi: il ragazzo finisce quasi subito sul mercato, anche se non in maniera ufficiale. E pensare che era stato proprio lui, a conti fatti, a regalare alla Juventus lo Scudetto l’anno scorso segnando nella gara decisiva contro il Napoli. Ed è altrettanto ironico che proprio il Napoli sia alla ricerca di colui che l’ha condannato alla piazza d’onore. Il punto però è un altro: sin dal momento del ritorno, è parso chiaro come i Campioni d’Italia non avessero mai creduto del tutto nell’attaccante italiano. Che non sarà certo un fenomeno, ovviamente, ma che possiede qualità da apprezzare e un fiuto del gol comunque più che discreto.
Probabilmente Zaza finirà per giocare all’estero: il West Ham è vicino alla chiusura. Qualora la trattativa dovesse saltare, addirittura sembra più probabile la permanenza in bianconero piuttosto che una cessione italiana. Il timore è quello vissuto anni fa per altri giovani rampanti: vedere un talento perdersi tra panchine e poca fiducia. Probabilmente Simone Zaza non sarà mai il salvatore della patria o il deus ex machina dei destini futuri. Ma non possono bastare un rigore sbagliato e un’estate sottotono per poterlo accantonare. Arriverà una nuova casa, e il talento sboccerà di nuovo. Almeno questa è la speranza. Altrimenti, ci ritroveremo di nuovo a chiederci, per un’altra estate, addò sta Zaza. Uh Maronna mia!