Negli scorsi giorni l’Udinese è tornata alla ribalta della cronache sportive. Non di certo per i risultati, ben lontani dagli anni delle qualificazioni europee e del calcio champagne, ma per via del suo capitano, il brasiliano Danilo, che si è reso protagonista in pochi minuti di una prestazione di fuoco. Peccato che le vittime della sua furia fossero i suoi stessi compagni di squadra friulani.
A quanto sembra, infatti, il calciatore si è distinto per pacatezza e correttezza nel corso di un allenamento settimanale. Il brasiliano ha infatti deciso di ravvivare un po’ gli animi dei suoi compagni, entrando a gambe tese su qualsiasi cosa si muovesse (tranne il pallone), per poi andare in rissa con i compagni coinvolti (ovvero Adnan, Penaranda e Lodi). La società ha deciso di prendere provvedimenti, multando il carioca come previsto dal regolamento interno. E il calciatore è rimasto per giorni al centro dell’attenzione mediatica per via di questo episodio poco edificante. “Avrà la massima sanzione pecuniaria prevista dal regolamento, sanzione che va calcolata in percentuale allo stipendio che un nostro tesserato percepisce”, ha rivelato Nereo Bonato, ds del club.
Da buon pompiere però è intervenuto l’allenatore dell’Udinese, Luigi Delneri. Il tecnico, gettando acqua sul fuoco, ha provveduto a rivalutare la figura del suo giocatore. “Abbiamo fatto parlare chiunque di questa cosa. Dispiace avere questa visione di noi all’esterno, ma in tutte le migliori famiglie il litigio ci sta. Togliere la fascia a un giocatore per un litigio mi sembrava decisamente esagerato. Tutto è rientrato”, ha spiegato in conferenza stampa alla vigilia dell’incontro da disputare contro il Cagliari.
Lo stesso calciatore, inoltre, si sarebbe scusato con tecnico e compagni per lo sclero improvviso di mercoledì. Una bomberata non troppo apprezzata ma che ha regalato a Danilo qualche giorno di “gloria”, anche se forse per i motivi sbagliati.