Un incubo che sembra finalmente terminare per i tifosi del Milan: dopo indiscrezioni a vuoto, qualche incontro di troppo, tante titubazione, svariati dubbi e innumerevoli incertezze, i rossoneri diventano ufficialmente “cinesi”. La Sino-Europa Sports Investment Management Changxin Co, società privata che ha acquisito il club, può vantare al suo interno anche il governo di Pechino come azionista, almeno secondo quanto rivela Milano Finanza. In teoria, dunque, i tifosi del Diavolo possono stare tranquilli: inizia una nuova era, e qualche beneficio arriverà.
Dopo anni di successi e qualche stagione a vuoto, la famiglia Berlusconi molla così le redini del Milan, lasciandolo il mani estere ma teoricamente affidabili. Tutti i problemi sono risolti? Anche no. Ad esempio, per il mercato attuale il Milan avrà a disposizione del nuovo fondo soltanto 15 milioni di euro per poter incrementare il suo calciomercato. Il resto dei soldi arriverà dopo le firme decisive, certamente quelle che i tifosi attendono maggiormente nel corso dei prossimi mesi. Dopo l’Inter, dunque, anche l’altra sponda della Milano calcistica diventa di marca orientale, preda di conquista per investitori stranieri assetati di ricavi e vittorie.
Cosa può cambiare a lungo termine nel Milan? Ovviamente molto: l’obiettivo è quello di rendere competitivo il team già per la prossima stagione. Altri progetti dispendiosi, come PSG e Manchester City, insegnano però come la cautela sia l’arma migliore per procedere verso il futuro, perché i soldi senza progetto sono come mani che prendono un gelato senza involucro: dolci ma “sporche”. Tante cose cambieranno, altre sono già cambiate, alcune probabilmente non cambieranno affatto. Ciò che tutti auspicano, non solo i tifosi rossoneri ma gli appassionati di calcio in generale, è di poter nuovamente ammirare il Milan in palcoscenici prestigiosi, per ridare lustro ad un club e ad un marchio che negli ultimi anni ha vissuto esclusivamente momenti di sofferenza.