Soprattutto negli ultimi anni molto spesso il palcoscenico del calcio è occupato da calciatori molto attivi sui social, giovani fenomeni protagonisti di numeri d’alta scuola ma anche da giocatori sopravvalutati o umanamente non impeccabili, sempre al centro di scandali o critiche. Poi, per fortuna, c’è sempre qualche uomo dal grande peso interiore a portare avanti la categoria dei giocatori “normali”. Una categoria della quale Francesco Valiani fa sicuramente parte e guai a prendere questo investimento come un’offesa: ottimo calciatore ma soprattutto grande persona, proprio oggi può festeggiare il rinnovo con il Livorno, club di Serie C nel quale milita dall’anno scorso e con cui proseguirà, a 36 anni, la sua storia d’amore.
Un po’ come Borriello o Amoruso, Valiani ha vestito tantissime maglie di varie squadre nel corso della sua carriera. Giusto per citarle, in ordine cronologico: Maceratese, Imolese, Pistoiese, Rimini, Bologna, Parma, Siena, Latina, Bari e appunto Livorno. Da Nord a Sud senza timori, un viaggio intenso quello del Valiani calciatore che soprattutto nella stagione riminese si fece conoscere e apprezzare come un esterno veloce ma anche con un ottimo senso del gol. Tra le sue reti più belle e famose, c’è sicuramente quella siglata all’esordio in Serie A con la maglia del Bologna: vittoria a San Siro contro il Milan e la gioia di aver dato subito un saggio delle proprie qualità alla prima partita nella massima serie. “Segnai un gol da 30 metri e si parlò di me per tutta la giornata, nonostante quel giorno avesse esordito un certo Ronaldinho”, spiegò il calciatore in un’intervista. Pur non essendo evidentemente mai riuscito a portare su un livello successivo il suo apporto qualitativo e balistico, comunque innegabilmente presente nella sua carriera, si può invece sentenziare di come Valiani sia sempre rimasto in prima linea anche per le questioni più importanti del mondo extracalcistico.
Nel 2007, per esempio, lo stesso Valiani è diventato testimonial della Federazione Nazionale Diabete Giovanile, contribuendo in prima persona alla battaglia contro questa invalidante malattia che colpisce moltissime persone. Anche la passione per il rock lo eleva senz’altro a bomber vero: “Sono tipo da ballad e rock melodico, ascolto i Pearl Jam e gli Afterhours”, ha rivelato. Insomma, a Valiani non possiamo augurare altro che ancora tanti anni di carriera, magari riportando il Livorno in Serie B da giocatore decisivo ma, soprattutto, da grande uomo.