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I 30 del Sic. Questo è il giorno da celebrare

calcio20/01/2017 • 13:04
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Il ricordo di Marco Simoncelli è talmente vivo nei cuori e nelle menti degli sportivi (e non) italiani da non sembrare tale. Più che un ricordo infatti, incarna le caratteristiche di un vero e proprio dialogo, con una figura così vicina alla gente, per natura e non per fama, da non poterla davvero abbandonare.

Più che mai è difficile pensare a uno come il Sic, tornando ogni volta con la mente alla torrida e lontana Malesia di Novembre, di quella domenica impastata e beffarda, o di quelle commemorazioni tanto struggenti, eppur così lontane da un uomo imprevedibile e vitale come pochi altri.

Uno che si divertiva attaccando, e che non concepiva le gare senza quella spinta e quel coraggio che non sapeva lesinare. Il ragazzo sincero emergeva in qualche intervista senza filtro, il campione testardo e talentuoso in ogni traiettoria resa inconfondibile da quella braccia e quelle gambe interminabili.

Per questo è corretto celebrarlo oggi. Nel giorno in cui nacque 30 anni fa nella Romagna che, anche sul palcoscenico internazionale, non ha mai voluto o potuto levarsi di dosso. 30 anni è un bel passaggio (li farò anch’io quest’anno ndr), e si dovrebbe maturare. Il Sic, probabilmente, sarebbe rimasto tale e quale. Qualche parola di meno, qualche errore di meno, ma probabilmente la stessa testa, riccia in superficie, e testarda e senza paura appena più sotto.

No! Basta ricordare quel novembre Malesiano di 6 anni fa! Ripensiamo piuttosto a quel gennaio Romagnolo di fine anni 80, e a quella testa che anche a 30 anni, per tanti come noi, rimane sempre uguale.

calcio20/01/2017 • 13:04
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Autore

Redazione

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