Il Mondiale per Club non è solo una vetrina per mostrare il talento dei migliori calciatori del pianeta, ma è diventato anche una boccata d'ossigeno per le casse delle squadre, fra cui la Juventus. I bianconeri stanno facendo incetta di ricavi in una competizione che, finora, ha portato più entrate che delusioni sul campo. Ecco perché i milioni incassati dall'inizio del torneo fanno brillare gli occhi a Torino.
Juventus, ricavi presenti e futuri al Mondiale per Club
La Juventus ha mosso bene le sue pedine nel girone iniziale del Mondiale per Club. Con due vittorie su Al Ain e Wydad Casablanca, il club ha messo da parte ben 3,6 milioni di euro solo grazie ai successi ottenuti. Questi risultati non sono solo positivamente riflessi sul morale della squadra, ma anche sulle casse del club. Viceversa, la pesante sconfitta contro il City non ha portato ulteriori introiti ma fortunatamente non ha nemmeno compromesso il passaggio agli ottavi, garantendo un ulteriore premio di 7 milioni di euro.
Sommando le varie voci, la Juventus ha accumulato complessivamente oltre 27 milioni di euro finora. Una cifra considerevole, quasi sufficiente a ripagare l'acquisto di Francisco Conceicao, un investimento di rafforzamento futuro che potrebbe fare la differenza nei prossimi mesi. Inoltre, la possibilità di incrementare questo tesoro è concreta: eliminando il Real Madrid agli ottavi, il bottino potrebbe salire a quota 40 milioni di euro, una prospettiva allettante per il tecnico Igor Tudor e i suoi ragazzi.
John Elkann e il bonus per i giocatori
Se tutta questa pianificazione finanziaria può sembrare fredda e calcolata, ci pensa il numero uno di Exor, John Elkann, a riscaldare l'ambiente con un bonus che sa di motivazione concreta. I giocatori, grazie al raggiungimento dei quarti di finale, potranno godere di un incentivo di 1 milione di euro complessivo. Tradotto per ogni membro del team, si parla di circa 30mila euro a testa per coloro che hanno partecipato al torneo oltreoceano.
È un piccolo gesto che, tuttavia, potrebbe fare la differenza nell’affrontare le fatiche e aggirare gli ostacoli che inevitabilmente questo tipo di competizioni riservano.
