Il calcio non conosce riposo, e la Juventus di Igor Tudor è pronta a dare battaglia sul palcoscenico internazionale. Nonostante la qualificazione già conquistata per gli ottavi di finale del Mondiale per Club, la sfida contro il Manchester City di Pep Guardiola rimane un appuntamento cruciale. Tra sorprese e strategie, ecco come il tecnico bianconero si prepara a fronteggiare il migliore del mondo, testando giovani promesse e nuovi schieramenti.
Confronto tra allenatori: Tudor e Guardiola
“Bello affrontare Guardiola, è il miglior allenatore del mondo. Noi andiamo in campo per vincere contro il Manchester City, come sempre. Non mi è mai successo di giocare per pareggiare”, dichiara Igor Tudor. Il mister croato si avvicina con spirito combattivo al big match contro il City, consapevole che un solo punto basterebbe per garantirsi il primo posto del girone. Tuttavia, lo spirito del tecnico è chiaro: nessun calcolo, solo l’intento di dar tutto sul campo.
Una Juventus diversa contro il Manchester City
Nella città calda di Orlando, Tudor prepara una formazione quasi del tutto nuova per affrontare gli inglesi. Tra caldo afoso e partite ravvicinate, molti volti nuovi prenderanno parte alla gara: Kostic, Koopmeiners, Locatelli, Nico Gonzalez e Vlahovic sono pronti a partire dall'inizio. Tudor conferma: “Qualcosa è giusto cambiare e di sicuro lo faremo”, in sintonia con la strategia di Guardiola di far ruotare i giocatori.
Focus su alcuni giocatori: Yildiz, Thuram, Kostic, Savona
Il tecnico non ha risparmiato elogi per il giovane Kenan Yildiz, autore di prestazioni brillanti in Qatar. “Yildiz sta giocando bene, ma non è l’unico”, sottolinea Tudor, felice anche per l'impegno dimostrato da altri talenti. Tra questi, Khephren Thuram, ha impressionato tutti contro il Wydad.
Un ritorno che sta già facendo discutere è quello di Filip Kostic, fresco di avventura in prestito in Turchia. Tudor si dice sorpreso positivamente: “E che bella sorpresa Kostic: ha una bella gamba, mi piace molto”. Non manca un cenno affettuoso anche per il giovane Nicolò Savona, su cui Tudor continua a nutrire grandi speranze nonostante qualche aspetto fisico ancora da limare.
