Partita ricca di significato, quella giocata nella notte tra Argentina e Uruguay. Oltre ad esserci in palio la qualificazione al prossimo mondiale, è stato anche il ritorno di Messi e il debutto da titolare di Dybala. Il sogno di ogni ragazzo, poter vestire i colori della propria nazione. Se poi questo ti porta a giocare di fianco a gente come Messi e Di Maria, ancora meglio. Paulo ha esordito con la maglia numero 22 sulle spalle e possiamo immaginare quanto ci tenesse a mostrare al popolo argentino tutto il suo potenziale.
Al 10’ minuto, ha subito provato a scuotere la partita, innescato da un ottimo lancio di Mascherano, ha tagliato l’area di rigore, ma non è riuscito ad impattare bene la palla.
Alla mezz’ora, è stato ammonito per una gamba tesa e qualche secondo dopo si è reso protagonista colpendo il palo, con un bellissimo tiro da fuori area.
A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Messi ha portato in vantaggio l’albiceleste.
Quando ormai mancavano pochissimi secondi alla duplice fischio, Paulo ha commesso un altro fallo. L’arbitro non gliel’ha fatta passare liscia, secondo giallo e doccia anticipata. Il peggior debutto che avesse potuto sognare.
Scoppiato subito in lacrime, si è diretto verso gli spogliatoi coprendosi il viso. Troppa la delusione per aver deluso la fiducia di tutti. Eppure sia compagni che tifosi hanno provato a rincuorarlo.
“Sognavo una gara diversa, mi scuso per l’espulsione ma era più importante vincere la partita. Grazie ai miei compagni e ai tifosi per l’appoggio e i messaggi“.
Eppure questa espulsione potrebbe essere un ottimo presagio. Undici anni fa, in un’amichevole estiva contro l’Ungheria, faceva il suo debutto in nazionale Lionel Messi. L’esordio della pulce fu sulla stessa riga di quello della Joya. Leo impiegò soltanto 40 secondi a farsi cacciare dal campo. Dopo essere stato trattenuto, reagì con una manata nei confronti dell’avversario, nel tentativo di liberarsi dalla marcatura.
Oltre al meraviglioso talento e al mancino sublime, ora c’è anche questo particolare ad accomunare i due.
Sembra una storia già sentita, perché lo stesso Messi, entrando in campo contro l’Ungheria, debuttava in nazionale contro lo stesso avversario contro cui aveva debuttato un certo Diego Armando Maradona.
Ci avrebbe pensato poi Messi a ricreare sia il gol di mano, sia il gol del secolo, per cercare di avvicinarsi il più possibile a Maradona.
Se Dybala riuscirà ad arrivare al livello di Leo, sarà il campo a dircelo.
Nel frattempo, un certo Xavi ha affermato che Paulo ha il dna da Barcellona. Se poi ci aggiungiamo anche questo particolare della espulsione, beh forse la strada è quella giusta.
Articolo di: Gezim Qadraku