Proprio qualche mese fa – per la precisione durante la scorsa estate – la Francia ha vissuto un vero e proprio dramma sportivo, perdendo la finale casalinga di Euro 2016 contro il Portogallo. Una ferita ancora aperta e che, evidentemente, ne ha fatte riaprire anche altre. La più recente sembra essere quella riguardante l’ex portiere transalpino Bernard Lama, uno dei più grandi portieri francesi degli anni ’90. L’ex estremo difensore del PSG, per anni portiere titolare anche della Francia, a ridosso del famoso Mondiale vinto nel 1998 si fece rubare il posto da Fabien Barthez. Un avvicendamento che a Lama, nonostante gli anni trascorsi, non è ancora andato giù.
“Lo considero un bianco poco intelligente”, esordisce subito – non troppo pacatamente – il portiere nella sua intervista rilasciata a So Foot. “Mi soffiò il posto dopo una squalifica per aver fumato qualche canna“, rivela. Lama fu infatti squalificato per doping durante il suo periodo al West Ham, perché era risultato positivo alla cannabis. Dopo il suo ritorno in campo, gli fu comunicato che il primo portiere sarebbe stato l’ex Marsiglia e Manchester United. Rispetto a lui, Barthez “era lo strumento ideale. Un buon soldatino, non faceva troppe storie”, spiega. Evidentemente, Lama ritiene di essere stato vittima di un vero e proprio complotto ai suoi danni.
Addirittura L’ex PSG ha accusato la federazione di una sorta di razzismo. “Preferirono Barthez a me perché era bianco“. Una versione che comunque sembra esagerata, anche perché la Francia pullula e ha sempre pullulato di giocatori di colore e di origine africana. Un punto di vista molto controverso quello di Lama, destinato ovviamente a far discutere. Soprattutto perché tra i giocatori che firmarono le imprese del 1998 e del 2000 non pare correre buon sangue. Quella di Lama è solo una mossa pubblicitaria per tornare alla ribalta o una denuncia seria? Lo scopriremo solo vivendo.