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…Ma Ibrahimovic serve davvero al Manchester United?

calcio08/07/2016 • 15:21
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Inatteso come la scoperta dell’acqua calda e sorprendente come il segreto di Pulcinella, il trasferimento di Zlatan Ibrahimovic al Manchester United ha di certo comunque innalzato la temperatura in Inghilterra: dopo troppi Brexit ecco qualcuno che entra, con una personalità ingombrante ma con tanto talento. Lo United è pronto a ripartire da una coppia, formata da due Special One come Mou e Ibra, collaudata e assolutamente vogliosa di far bene. Ma ora poniamoci una questione, in tutta onestà: Zlatan Ibrahimovic serve davvero al Manchester United?

Probabilmente la risposta va articolata su tre argomenti diversi. Se partiamo da un punto di vista tecnico-tattico, la risposta è sicuramente NO: questo perché i Red Devils di qualità ne posseggono a bizzeffe. I risultati dell’era Van Gaal non devono ingannare: gente come Martial, Rashford e Darmian rappresentano il futuro e nelle mani di un grande comunicatore e motivatore come Mourinho daranno il 110% del loro potenziale. D’altronde l’ex tecnico dell’Inter è riuscito persino nell’impresa di far giocare bene gente come Mariga, uno che come nome aveva una catena di fast food.. Inoltre, lo stesso Rooney nonostante l’età è più che abile&arruolabile: di conseguenza il rischio è che un vecchietto focoso come Ibrahimovic possa mandare un po’ in tilt lo spogliatoio e togliere spazio a giovani talenti che comporranno lo United del futuro.

Da un punto di vista di leadership, invece, probabilmente la risposta è SI: Zlatan Ibrahimovic vince ovunque si trova, sempre (o quasi) e in qualsiasi circostanza. Di fatto uno come lui servirà moltissimo al Manchester per ritrovare una mentalità che nel dopo Ferguson si è smarrita clamorosamente è che di certo qualche coppa nazionale non può saziare. Ibra sarà certamente uno dei leader dello spogliatoio, e i più giovani avranno solo che imparare da lui per quanto concerne la fame di vittorie e il successo balistico. Altro SI arriva senz’altro per l’aspetto commerciale: la maglia di Ibrahimovic e il suo merchandising venderanno un botto. 1-2 e palla al centro: adesso starà ad Ibra e ai Diavoli Rossi cercare di far capire agli scettici che Zlatan è ancora decisivo e che per uno come lui l’età conta davvero poco.

calcio08/07/2016 • 15:21
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Autore

Redazione

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