Marotta e Juve: da 0 a 100, gli acquisti (in)dimenticabili

calcio03/10/2018 • 11:44
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“Nel 2010 si faticava a convincere i giocatori importanti italiani, ora ci sono stranieri che fanno la fila”
(Giuseppe Marotta, 2015)

Una ventina di sessioni di mercato, tre allenatori, centinaia di operazioni. I top player, i giovani acquistati e girati in prestito, gli svincolati e le operazioni “fantasiose”. Grandi colpi e grandi flop. Da 0 a 100, (almeno) undici casi che segnano la storia di Beppe Marotta alla Juventus. Una storia che abbiamo già riscritto: da Martinez a Douglas Costa, da Bendtner a Cristiano Ronaldo, da Krasic a Bernardeschi, da Rinaudo a Bonucci. Una storia che, chissà, riscriveremo ancora, quando conosceremo i motivi della rottura improvvisa tra il dirigente e la società bianconera, imbattuti in Italia dal 2011 ad oggi.

0 mln, Andrea Pirlo (2011)

Il 21 nazionale arriva a Torino nell’estate del 2011 dopo 9 anni al Milan. Alla Juventus Marotta gli fa firmare un contratto da seconda giovinezza sportiva. Ad agevolarlo in questo vero e proprio colpo di mercato è la presenza sulla panchina del Milan di Max Allegri, attuale allenatore bianconero, che, di Pirlo, non ne vuole più sapere. Non rientra nei piani tecnici. Rientra, invece, in quelli di Marotta che con Pirlo e con Antonio Conte vuol far partire un nuovo ciclo bianconero. Sarà scudetto, il primo di sette, e Pirlo sarà eletto giocatore dell’anno.

0 mln, Paul Pogba (2012)

A Manchester, nel 2011-2012, gioca (poco) un francese di 18 anni. Grande talento, grande fisico: Paul Pogba. Le contingenze sono ancora fortunate: Scholes cancella l’addio al calcio giocato, Pogba finisce ai margini della rosa, litiga con Ferguson, Marotta lo scopre e lo sceglie come vice-Pirlo. Arriva a Torino sempre a parametro zero. Grande operazione per la Juve anche se Pogba diventerà grande accanto a Pirlo.


0,6 mln, Andrea Barzagli (2010)

Marotta inizia la sua avventura alla Juve a giugno 2010, pochi mesi dopo la nomina a presidente di Agnelli. Assieme al nuovo dg sulla panchina bianconera arriva Gigi Delneri, forti della stagione appena passata alla Samp. Non c’è molto tempo per incidere sul mercato. E, infatti, non saranno indimenticabili né la stagione di Delneri, né la prima sessione estiva di mercato. A gennaio, però, Marotta va prendere dal Wolfsburg un campione del Mondo: Andrea Barzagli. Lo porta a Torino per 300 mila euro che potranno diventare 600 mila con i bonus. Ampiamente raggiunti in 8 anni di trionfi.

1,5 mln, Patrice Evra (2014)

“Non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca. In Europa ci sono squadre economicamente irraggiungibili, per me sarà molto dura vedere una squadra italiana in finale di Champions League da qui a tanti anni a venire”. Inizia così la stagione della Juventus, con Antonio Conte che se ne va senza chiedere il conto. Arriva Allegri, arriva Morata, arriva Patrice Evra. Si consolida un canale di esperienza per la Juve che va a prendere uno dei terzini più forti e vincenti (14 titoli nazionali e 2 titoli internazionali con Monaco e Manchester). Arriverà la finale di Champions, persa a Berlino con il Barcellona per 1-3. Evra diventerà così il giocatore con il maggior numero di finali perse in Champions, ben quattro.

9+9 mln, Kwadwo Asamoah + Mauricio Isla (2012)

L’estate del 2012 è la prima con lo scudetto al petto per Marotta. Il ritorno in Champions. La Juventus lo battezza andando a prendere per 18,4 milioni di euro dall’Udinese la coppia di esterni composta da Asamoah e Isla (più fortunato il primo del secondo) e infilando una serie di operazioni infinite. Saranno quasi 65 a fine estate: Marotta inizia a far girare vorticosamente i giovani. E’ l’anno delle compartecipazioni Giovinco, Gabbiadini e Boakye, è l’anno di Leali, Rugani e Spinazzola, è l’anno degli svincolati (o quasi) Rubinho, Lucio e Nicklas Bendtner, è l’anno dei giovani talenti stranieri (Pogba su tutti, ma anche alcuni che non passeranno alla storia come Laursen, Hromada e Otin). E’ l’anno in cui Marotta inizia a diventare re del mercato di prospettiva. Trend che continua anche in inverno con Anelka prelevato dalla Cina per un totale di 45 minuti giocati.

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12 mln, Jorge Andres Martinez (2010)

Ci sono diversi giocatori che hanno coperto tutta l’esperienza di Marotta alla Juve. Ma ce n’è uno che ha vissuto da tesserato oltre un lustro in bianconero, senza mai vincere uno scudetto: è Jorge Andres Martinez Barrios. Il 28 giugno 2010 a poche settimane dal suo arrivo a Torino, Marotta lo preleva dal Catania per 12 milioni di euro. Resterà un anno in bianconero poi ben quattro prestiti in cinque anni (Cesena, Cluj, Novara e Juventud) e un rinnovo atipico (con la Juve che gli allunga il contratto nel tentativo disperato di far rivalutare il giocatore). El Malaka Martinez è certamente il peggior investimento di Marotta a Torino.

12 mln, Carlos Tevez (2013)

Del Piero è andato via già da un anno. E’ tempo di ridare la numero 10. E’ tempo di soddisfare Conte che aveva chiesto di rivoluzionare l’attacco. A Torino cercano un top player: Jovetic o Higuain vanno altrove. Resta Carlos Tevez, argentino del Manchester City, in rotta con Mancini. Da mesi. Ci aveva provato il Milan con Galliani immortalato a pranzo a Rio con il giocatore e il suo procuratore Kia Joorabchian. Ci riesce la Juventus con Marotta che la chiude, la trattativa, all’aeroporto di Luton. A Corso Galileo Ferraris atterra l’Apache, gli danno la 10 e si inaugura così la stagione dei top player.

25 mln, Juan Cuadrado (2015)

La Juve, nell’estate del 2015, diventa dominante sul mercato. Ha potere economico. Alex Sandro (26), Hernanes (11), Lemina (9,5 l’anno dopo), Dybala (32), Mandzukic (19) e Zaza (18): oltre 115 milioni di euro per un rinnovamento che passa anche attraverso le cessioni di Vidal, Pirlo e Tevez. Allegri costruisce con Marotta la “sua” squadra per il primo anno. Arriva anche Sami Khedira a 0 dal Real e, soprattutto, a fine agosto arriva Cuadrado in prestito oneroso dal Chelsea. Proprio il colombiano che non arrivò l’anno prima, la goccia che fece traboccare il vaso di Conte dimissionario. Marotta lo prende a poco più di un milione di euro. Poi l’anno dopo rinnova il prestito, questa volta triennale. Lo pagherà 25 milioni. Nel 2019. Per entrare con 10 euro in tasca nei migliori ristoranti di Europa.


45 mln, Federico Bernardeschi (2017)

La Juventus degli ultimi anni ha messo a segno colpi pazzeschi. Solidità economica, progettualità, bravura di Marotta e Paratici nel coniugare ricchezza e strategia. Per andare a prendere i migliori prospetti italiani e non solo. Federico Bernardeschi è tutto questo: arriva alla Juve cercato da tutti. Per 40 milioni di euro più 5 di bonus. Un investimento che crescerà nel tempo. Così come forti e sempre attorno ai 40 milioni di euro sono gli investimenti per Douglas Costa, Joao Cancelo e il ritorno di Leonardo Bonucci.

90 mln, Gonzalo Higuain (2016)

Storia nota. Il dolore dei napoletani, la gioia degli juventini. Marotta lo segue in segreto nelle visite mediche di Madrid. Poi firma.

100 mln, Cristiano Ronaldo (2018)

L’acquisto più costoso, l’ultimo, forse l’unico che non ha trovato Marotta in pieno accordo. Forse il motivo che ha determinato la rottura dei rapporti con la proprietà. Chissà forse lo sapremo alla prossima presentazione. Quella di Marotta nella sua prossima squadra.

 

 

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