Quando Borja Valero ha siglato, su liscio del difensore, il 2-0 per la Fiorentina, ammettiamolo: “è fatta”, abbiamo pensato. E invece anche la viola subisce una sua personale Istanbul, facendosi rimontare dal Borussia Monchengladbach (e giuro che non ho fatto copia-incolla per scriverlo), squadra tedesca che – bisogna ammettere anche questo – nel doppio confronto aveva giocato nettamente meglio degli italiani. Una sconfitta che, forse, rappresenta pienamente la stagione della Fiorentina: una squadra a tratti bella da vedere ma spesso inconcludente, un team che si scioglie come neve al sole quando le cose si fanno più serie. Un vero peccato, soprattutto per i tifosi viola che vorrebbero finalmente mettere le mani su un trofeo. Le colpe sono certamente da dividere ma un pensiero particolare, in questo momento, va certamente all’uomo nel mirino: Paulo Sousa.
Il tecnico viola ieri ha concentrato in un solo tempo tutto il negativo del suo io allenatore: lettura pessima della partita in corso, cambi incomprensibili (chi mai avrebbe tolto Bernardeschi, un calciatore che può tirare fuori dal cilindro un coniglio da un momento all’altro), scarso appeal motivazionale verso i suoi giocatori. Ma quella contro la squadra tedesca è stata solo l’ennesima brutta figura di una stagione, per adesso, caratterizzata da un’incostanza incredibile. Fa specie, soprattutto, osservare come la Fiorentina sia stata eliminata giocando un calcio al di sotto delle sue aspettative, quando invece il bel gioco è sempre stato un marchio di fabbrica viola degli ultimi anni. Eliminata la Fiorentina, peraltro, da una squadra che in Bundesliga vivacchia nella parte medio bassa della classifica.
In tutto questo, le promesse implicite di Sousa ormai saranno difficili da mantenere: le vittorie quest’anno non ci saranno, il piazzamento europeo è a fortissimo rischio. Anche il bel gioco, come detto, sta scemando. Una piazza che prima lo ammirava adesso vuole la sua testa. E la società, proprio in queste ore, starebbe effettivamente valutando la posizione del tecnico. Una triste fine potrebbe arrivare per Sousa, tecnico ambizioso e moderno che però, evidentemente, non ha ancora raggiunto la definitiva maturazione per cercare di vincere qualcosa.