Era una partita decisiva per il passaggio agli ottavi di Champions League e quindi inevitabilmente molto sentita da ambo le parti. Ma nessuno si sarebbe aspettato che durante Porto-Atlètico Madrid si sarebbe addirittura scatenata una maxi rissa che avrebbe coinvolto la bellezza di 42 uomini tra giocatori e staff. Tutto è partito al minuto 66, con i Colchoneros in vantaggio per 0-1. Carrasco ha avuto un gesto di stizza nei confronti di un avversario e si è beccato un sacrosanto cartellino rosso. Da quel momento, e per i 5 minuti seguenti, è successo praticamente di tutto.
Scene da Far West in Porto-Atlètico
All’Estadio do Dragao di Oporto i padroni di casa hanno ospitato l’Atlètico Madrid in una partita decisiva per staccare il pass per la fase ad eliminazione diretta della Champions League. La squadra di Simeone è passata in vantaggio al 56esimo grazie a Griezmann, ma è quanto accaduto dieci minuti dopo che ha caratterizzato la serata portoghese. Carrasco ha colpito Otavio facendolo cadere a terra ed è stato successivamente spinto da alcuni avversari arrivati in soccorso del compagno. Espulso il belga dell’Atlètico, nuovi scontri sono iniziati all’interno dell’area, con lo stesso Otavio di nuovo a terra e l’immancabile Pepe furioso ad urlare in faccia agli avversari.
Altri tre cartellini gialli e il gioco è finalmente ripreso, anche se per molto poco. Sul capovolgimento di fronte infatti, Wendell è entrato dritto su Correa per bloccare la ripartenza dei Colchoneros proprio in prossimità della panchina di Simeone. Da questo episodio è scaturita una rissa che ha convolto in pratica tutti i presenti all’interno del rettangolo di gioco. Espulsione per il difensore brasiliano del Porto e rosso diretto anche per il portiere di riserva Marchesin, arrivato dalla panchina in cerca di guai. 5 minuti di pura follia, con scene da vero Far West. Per la cronaca, l’Atlètico ha poi vinto per 1-3 qualificandosi per gli ottavi. Ma questo particolare è passato decisamente in secondo piano…
