Il mondo del calcio non smette mai di stupire con le sue dinamiche spesso imprevedibili. Tra le notizie più intriganti di questa estate c'è stata la potenziale acquisizione di Jadon Sancho da parte della Juventus. Tuttavia, l'accordo non è mai andato in porto e ora emergono dettagli piuttosto curiosi che spiegano perché il Chelsea abbia deciso di rinunciare al giovane talento inglese.
Sancho e le notti insonni
Secondo quanto riportato da Repubblica, il presidente del Chelsea, Tedd Boehly, ha rivelato i motivi dietro la rinuncia del club londinese al riscatto di Sancho. Ciò che emerge è un quadro piuttosto insolito: pare che Sancho avesse un'abitudine poco professionale, passando le sue notti a chattare con la fidanzata.
Boehly ha affermato: “Avevamo un accordo per riscattarlo a 20 milioni, ma il calciatore nell'ultima stagione non si è presentato a diversi allenamenti, una volta neppure allo stadio per la partita, passa la notte a chattare con la fidanzata, il giorno dorme, come ha due giorni di riposo va a Los Angeles dalla sua amata. Per questo abbiamo preferito pagare la penale”.
Le conseguenze del comportamento
Le dichiarazioni di Boehly evidenziano un esempio classico di come la professionalità, o la sua mancanza, possano influenzare la carriera di un calciatore. Il Chelsea, preferendo pagare una penale per liberarsi di lui, ha chiaramente scelto di privilegiare la disciplina e l’impegno rispetto al talento.
Nel frattempo, dall'altra parte della Manica, la Juventus osservava con interesse il destino di Sancho. L'accostamento ai bianconeri durante l'estate aveva acceso l'entusiasmo dei tifosi, ma con il rientro del giocatore a Manchester, ogni possibile trattativa è andata in fumo.