Il futuro del mercato invernale della Lazio passa da una sola data: il 16 dicembre. Sarà allora che la FIGC, attraverso la nuova commissione per il controllo dei conti della Serie A - subentrata alla Covisoc - valuterà i bilanci aggiornati al 30 settembre, stabilendo se il club biancoceleste potrà operare liberamente nella prossima sessione di gennaio oppure se dovrà fare i conti con limitazioni molto rigide.
I possibili scenari per la Lazio
L’edizione odierna del Corriere dello Sport delinea uno scenario chiaro: l’ipotesi più probabile è quella di un mercato a saldo zero, ovvero ogni entrata sul fronte acquisti dovrà essere compensata da un’uscita economica equivalente. Insomma: la Lazio potrà muoversi, ma non potrà spendere più di quanto riuscirà a incassare. Una prospettiva non nuova per il club, considerato che il presidente Lotito non ha mai effettuato investimenti particolarmente elevati né aumenti di capitale tali da generare ricavi aggiuntivi utili a sbloccare completamente la sessione.
Nonostante ciò, a Formello non si esclude del tutto la possibilità di presentare una condizione finanziaria leggermente superiore rispetto alla soglia minima dello 0,8 imposta dalla FIGC per evitare vincoli. È una possibilità che, secondo il quotidiano, non può essere considerata del tutto tramontata, anche se la cautela regna sovrana. Il 16 dicembre sarà dunque il giorno della verità.
In base al responso della commissione, esistono tre possibili scenari:
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Conti inferiori alla soglia richiesta: con conseguente apertura totale del mercato, senza restrizioni di spesa.
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Conti superiori alla soglia ma non sufficienti per un via libera pieno: con mercato a “saldo zero”.
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Controlli non superati: un altro blocco effettivo, con impossibilità di tesserare nuovi giocatori.
Lazio, cosa succede in caso di mercato a "saldo zero"?
Una condizione che potrebbe avere ripercussioni anche su eventuali opportunità last-minute. Il caso più emblematico citato dal Corriere dello Sport è quello di Lorenzo Insigne: lo scenario ipotetico prevede che, anche qualora l’ex capitano del Napoli - oggi svincolato - dovesse accettare di unirsi alla Lazio, il club sarebbe comunque costretto a cedere un giocatore per poterlo tesserare, in caso di regime “saldo zero” o blocco parziale.
Un aspetto che testimonia quanto il verdetto del 16 dicembre sia cruciale non solo per operazioni onerose, ma per qualsiasi movimento in entrata. Sarri e la dirigenza osservano con attenzione, consapevoli che il margine di manovra potrebbe essere estremamente ristretto e che ogni scelta dipenderà dall’esito dei controlli federali.
