Marotta svela le ultime mosse di mercato dell'Inter

Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, parla degli ultimi possibili colpi del mercato nerazzurro
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Sicuramente un difensore, forse anche un attaccante. Il mercato dell'Inter necessita almeno di un ultimo tassello: un braccetto destro che possa completare la retroguardia di Inzaghi. Ma anche l'arrivo di un'altra punta non è da escludere: tutto dipende dal futuro di Correa. Beppe Marotta, l'amministratore delegato nerazzurro, ha parlato degli ultimi, possibili innesti di questa estate ricca di colpi di scena. Da Pavard a Sanchez, passando per le trattative - sfumate incredibilmente - riguardanti Lukaku e Samardzic: ecco le dichiarazioni dell'ad, intervistato a Radio Serie A

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Marotta: "Siamo messi bene per Pavard. Correa vuole spazio, Sanchez ha mandato segnali..."

Pavard, l'obiettivo numero uno per la difesa, sembra a un passo dall'Inter, anche se l'operazione non è ancora chiusa: "Si chiude oggi? No, oggi è impossibile, ma siamo messi bene. È nostro obbligo essere ambiziosi. Non vogliamo illudere i tifosi, vogliamo tenere alti gli obiettivi. Quali sono? Prendere gente competitiva, d'esperienza, di autorevolezza e deve essere forte. Questa è una delle leggi del calcio: bisogna fare un mix tra giovani e meno giovani, con i soli giovani non si vince". Ma anche il capitolo attacco non è chiuso: "Correa vuole spazio e non siamo indifferenti a questo. Non manteniamo i giocatori per forza, Ausilio sta ragionando con lui. Se decide di andare via, cercheremo di accontentarlo. Sanchez è andato via a malincuore e ha mandato segnali di ritorno, questo è vero ed è positivo".

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"Lukaku ci ha lasciato tanta delusione, i giocatori sono guidati dai loro agenti"

Marotta ha poi proseguito parlando delle trattative per Lukaku e Samardzic, due operazioni che sembravano già chiuse ma che poi sono sfumate incredibilmente: "È venuta meno un po' di serietà e di rispetto dei ruoli: alcuni ti dicono sì oggi e domani no. Dobbiamo adattarci ad un sistema cambiato anche nei valori, sono regole della vita e ci si deve stare. Le bandiere non ci sono più, i giocatori sono guidati dai loro agenti. L'operazione Lukaku ha lasciato tanta delusione, uso solo questo termine: lui farà la sua strada e noi no".

 

Nicolò Brunner
Tags :INTER

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