Il giovane talento del Milan, Cheveyo Balentien, è al centro di una storia che sembra uscita da un romanzo calcistico, con un passato recentemente intrecciato tra Parigi, Amsterdam e Milano. Carlo Laudisa de La Gazzetta dello Sport ci svela un interessante retroscena che ha emozionato i tifosi rossoneri e dato speranze alla neonata stella di San Siro.
Il provino a Parigi: un inizio promettente
A luglio di quest'anno, Cheveyo Balentien si è trovato a camminare tra le leggendarie mura del centro sportivo del PSG, uno dei club più titolati in Europa. Qui, il giovane attaccante ha partecipato a un provino che ha catturato l'attenzione dei tecnici francesi. I giudizi erano unanimi: il ragazzo aveva il potenziale. Promosso con riserva però, perché gli spazi erano già occupati.
Il ritorno ad Amsterdam e il destino che cambia
Nonostante la prestazione promettente, il destino aveva in serbo una strada più contorta. Tornato ad Amsterdam, Balentien ha giocato con l'ADO Den Haag grazie ad una deroga speciale, vista la scadenza del suo contratto. È qui che qualcosa si smuove, quando gli occhi della concorrenza iniziano a posarsi sul giovane talento.
La chiamata di Milano: un futuro in rossonero
Mentre la scena calcistica europea sembrava essersi accesa di rinnovato interesse, a Milano Igli Tare, nuovo direttore sportivo del Milan, non si è fatto sfuggire l'opportunità. Appena venuto a sapere che il giovane astro era disponibile, ha fatto partire immediatamente la chiamata. E così, le porte di San Siro si sono aperte per uno dei talenti più promettenti del panorama calcistico internazionale.
L'esordio e il futuro
Con l'esordio in Serie A contro il Lecce, Balentien ha iniziato a scrivere il suo capitolo italiano, una storia che promette di essere straordinaria. Se il buongiorno si vede dal mattino, la sua carriera potrebbe presto brillare sotto le luci dei grandi palcoscenici.