Il nuovo direttore sportivo del Milan, Igli Tare, si presenta ai tifosi rossoneri con una visione chiara e ambiziosa per il futuro della squadra. Tra le sue mosse di mercato, spiccano l'arrivo di Luka Modric, la ricerca di un nuovo attaccante e il possibile addio di alcuni big. Tare parla del suo piano per riportare il Milan ai vertici del calcio europeo, sottolineando l'importanza di rinforzare il centrocampo e di mantenere lo spirito e i valori storici del club.
Queste le sue parole ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Modric al Milan
“Ho parlato con lui di persona, ho visto un ragazzo con tanta voglia di essere competitivo. Il suo arrivo è fondamentale per un gruppo che ha bisogno di giocatori così, di leadership. La prima domanda che Luka mi ha fatto è stata 'saremo una squadra costruita per vincere il campionato?'. Ha vinto 6 Champions e vuole fare da subito il protagonista, è importante per quello che trasmetterà come mentalità, leadership e professionalità. Il fatto che sia tifoso del Milan rende questa storia ancora più eccitante e per lui sarebbe ottimo fare una stagione da protagonista: a fine stagione c’è il Mondiale.”
Il mercato del Milan
“La posizione a cui teniamo di più è il numero 6, il centrocampista davanti alla difesa, poi sistemeremo il resto. Il centrocampo è il reparto in cui cambieremo di più, vogliamo aumentare la qualità di gioco. Interverremo su terzino sinistro e terzino destro. I terzini dovranno essere giovani, funzionali al sistema di gioco, di prospettiva. In caso di uscite in difesa, faremo un acquisto anche tra i centrali. In attacco, in caso di partenza di un esterno, si prevederà di intervenire con uno o due giocatori. Oltre a Modric, magari prenderemo ancora uno o due giocatori esperti, poi giovani di prospettiva.”
Il numero 9
“Stiamo cercando un giocatore da mettere in competizione con Gimenez, in cui abbiamo massima fiducia. Dovrà essere un centravanti vero, che fa la differenza dentro l’area e aiuta a far salire la squadra. Questo è mancato dopo l’addio di Giroud. Cerchiamo in Italia e fuori. Ci sono anche le opportunità di mercato, se sarò convinto che sia la cosa giusta sarò pronto a sfruttarle. Camarda? Abbiamo preso la decisione di mandarlo in prestito e abbiamo chiuso l’accordo con il Lecce.”
Maignan e Leao pilastri
“Maignan non è in partenza, giocherà nel Milan anche nella prossima stagione. Penso che Leao sia un campione vero, sono pochi nel calcio i giocatori che decidono le partite da soli. Rafa è fondamentale per la squadra e il progetto. Io e l’allenatore abbiamo parlato con lui, è stata una bella sorpresa, è un ragazzo molto competitivo: le sue domande erano sul rafforzamento della squadra. Non ha ancora fatto vedere quello che può fare. Per lui comunque non abbiamo ricevuto ancora offerte.”
La cessione di Theo Hernandez
“Le qualità di Theo non sono in discussione, le valutazioni partono anche da una volontà da parte sua di cercare una nuova esperienza. La cessione non è ancora definita, stiamo lavorando.”
Loftus-Cheek fondamentale
“Come sostituire Reijnders? Il Milan ha Loftus-Cheek, uno dei centrocampisti più completi nel panorama europeo, può essere fondamentale per la stagione. Sulla qualità del giocatore non si discute, dobbiamo però stare attenti alla questione infortuni.”
Musah in uscita
“Ritengo Musah un ottimo giocatore ma stiamo cercando calciatori con caratteristiche per il progetto con Allegri. Cerchiamo mediani bassi da centrocampo a tre e Musah non ha queste caratteristiche: può giocare a due oppure da mezzala.”
Il Milan che Tare vuole vedere
“Non ci dobbiamo nascondere, sarà importante essere competitivi da subito. In partenza vogliamo giocare con un centrocampo a tre ma trasformabile durante le partite. La squadra deve essere compatta, dominare le partite, avere giocatori di grande palleggio. Un mediano basso come Modric alza tantissimo il livello tecnico della squadra, che era già buono. Il campionato ci può dare grandi soddisfazioni, dobbiamo essere protagonisti da subito e trasmettere entusiasmo ai tifosi.”
Le emozioni e i valori del suo Milan
“Ho accolto con grande entusiasmo questa opportunità, lavorare per un club con una storia così gloriosa. Ho realizzato un sogno, lavorare nel club che ho tifato da bambino. Mi piace molto il senso di appartenenza e cerco di trasmetterlo. Bisogna portare giocatori che si riconoscano nella storia del Milan.”