Continua a tenere banco, in casa Juve, la questione relativa al futuro di Matias Soulé e Federico Chiesa. Sull'argentino, la cui valutazione si aggira tra i 25 e i 30 milioni, c'è il forte pressing della Roma, che sarebbe disposta a mettere sul piatto circa 20 milioni. Cifra ritenuta non sufficiente dalla Juve, che, in questa direzione, sarebbe pronta a sacrificare Federico Chiesa, come riferito da Ivan Zazzaroni nel suo editoriale sul Corriere dello Sport.
Zazzaroni: "L'aut aut di Giuntoli"
"Per Soulé, i Friedkin sono pronti a spendere tra i 20 e i 22 milioni - ha riferito Zazzaroni - c'è però un ostacolo previsto, ma apparentemente insormontabile. È l'opposizione di Cristiano Giuntoli, che la esprime più o meno così: <<Vuoi uno dei nostri esterni? Prenditi Chiesa>>. Ventisei anni, nazionale, Federico è uscito dall'orbita mottiana, o meglio non c'è mai entrato, e per di più ha il contratto in scadenza nel 2025 e nessuna intenzione di rinnovare al ribasso, essendo titolare di uno stipendio d'altri tempi per la Juve elkanniana: 6 milioni netti, 12 lordi. Chiesa o ciccia, il ragazzo (Soulé, ndr) lo vendo all'estero a 30, è l'aut aut del direttore".
"Dalla Continassa segnali di chiusura totale"
"Sembra contare pochissimo la volontà di Soulé, promesso al Leicester, che non vuole trasferirsi in Premier, se non in una squadra di prima fascia, e gradirebbe tanto lavorare con De Rossi e Dybala" ha proseguito il direttore del Corriere dello Sport. "Il braccio di ferro è in atto da giorni e in questo momento piega a favore di Giuntoli, che ha scelto la linea dura, anzi durissima. Dalla Continassa filtrano segnali di chiusura totale nei confronti di De Sciglio, Rugani, Milik, McKennie e Kostic, perché a Motta piace lavorare con pochi giocatori. È pur vero che i cinque indicati, ai quali aggiungiamo Chiesa, sono ancora stipendiati dalla Juve e, in caso di uscita, dovrebbero essere sostituiti quantomeno numericamente".
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