Safir Taider è un giocatore nato in Algeria nel 1992 e possiede il passaporto francese. Di ruolo centrocampista, ha un passato nella Serie A con Inter, Bologna, e Sassuolo oltre ad una brevissima esperienza al Southampton finita ancor prima di iniziare. In seguito ha iniziato a girovagare nel mondo: Stati Uniti, Canada e Arabia Saudita. Ma oggi il centrocampista che fine ha fatto? Scopriamolo insieme in questo appassionante viaggio nella carriera dell’algerino.Gli esordi e il Bologna
I primi passi di Taider e l’approdo al Bologna
Taider è cresciuto nelle giovanili della squadra francese del Castres Fc per poi essere ingaggiato dai professionisti del Grenoble che gli permettono di esordire nel calcio che conta in Ligue 1. La squadra però retrocede e la stagione seguente affronterà da titolare la Ligue 2 dove si mette in mostra con 25 presenze e 1 rete stagionale. Il fallimento della squadra però complica i suoi piani di permanenza in Francia, così accetta la chiamata proveniente dall’ Italia, sponda Bologna. Con i rossoblu assapora i primi passi di un calcio importante esordendo in Serie A e in Coppa Italia. L’algerino resterà ai felsinei per due stagioni, dal 2011 al 2013. Nella prima stagione colleziona 14 presenze, entrando nel giro dei titolari a fasi alterne. Ma il suo rendimento con il tempo cresce tanto da diventare una pedina ambita anche dalla Juventus: che acquista metà del cartellino. Nell’estate del 2012 la comproprietà si risolve in favore dei bolognesi e la seconda stagione è quella della consacrazione. Il centrocampista è il perno insostituibile del centrocampo e colleziona a fine campionato 34 presenze e 3 gol. Su di lui piomba l’Inter.
L’Inter e la pazza Southampton
È l’estate del 2013 quando il calciatore decide di accettare le lusinghe dell’Inter. In soli tre anni riesce a lasciare il segno in Serie A e ad approdare in un top club. I nerazzurri sono una squadra che cerca di aprire un nuovo ciclo e la situazione ambientale non è facilissima, dopo i trionfi del triplete. Ma Taider non si perde d’animo e conquista un posto da titolare collezionando a fine stagione 26 presenze e segnando anche due gol. Ma con i nerazzurri qualcosa si rompe nell’estate del 2014, quando viene scelto come sacrificio per arrivare all’attaccante Osvaldo che militava al Southampton. Così l’algerino approda in Premier League ma la sua avventura con i biancorossi dura appena… 26 giorni. È ormai storia il suo litigio con l’allora allenatore Ronald Koeman: il tecnico olandese non gli garantiva il posto da titolare e l’algerino ha deciso così di andarsene ancor prima di iniziare.
Tra Sassuolo e il ritorno al Bologna
Lo shock della brevissima esperienza al Southampton lo convince ad accettare l’imminente chiamata in prestito da parte del Sassuolo. I neroverdi gli garantiscono un posto da titolare e la possibilità di giocare in una squadra giovane e nel campionato che meglio conosce. La stagione lo vede spesso in campo da titolare e riesce anche ad entrare nella storia del club neroverde essendo il primo straniero del sassuolo a realizzare un gol in Serie A. Nonostante il buon rendimento, il Sassuolo non lo riscatta e fa così ritorno all’Inter. L’estate del 2015 fa capire all’algerino di non rientrare nei piani futuri dell’Inter. Il club nerazzurro preferisce puntare su altri giocatori e quindi accetta di tornare dove tutto ebbe inizio: al Bologna. I rossoblu lo riabbracciano per la seconda volta e gli affidano le chiavi del centrocampo. Saranno due stagioni intense e piene di soddisfazioni, con la titolarità e 4 gol siglati tra campionato e Coppa Italia. Ma ecco che all’improvviso inizia il declino a causa di scelte sbagliate.
L’inizio del declino di Taider
Come tutte le cose, anche nel calcio si vive di alti e di bassi, di scelte giuste e sbagliate. Il Bologna all’epoca era di proprietà di Joey Saputo che deteneva anche la squadra canadese del Montreal, militante in MLS. Così l’algerino viene mandato in prestito ai Montreal Impact e da qui inizia il declino della sua carriera. I sorrisi, la stabilità, l’ambizione che stava avendo in Serie A, svaniscono del tutto. Con i canadesi ci resterà per due anni e mezzo fino alla scellerate scelta di accettare l’offerta dei sauditi del Al Ain FC.
Il credito di 6 milioni di euro che lo ha portato alla disoccupazione
È il 14 ottobre del 2020 quando Taider accetta l’offerta dell’Al Ain FC. Con la squadra saudita però iniziano i guai visto che la presidenza inizia a non pagare gli stipendi ai calciatori. I troppi problemi convincono l’algerino a svincolarsi dopo un anno, esattamente nell’agosto del 2021.Iniza così una lunga battaglia legale con il tribunale della FIFA che gli dà ragione: la squadra saudita deve riconoscergli 6 milioni di euro. Ma i soldi non arrivano, chiamate da altre squadre nemmeno e il calciatore sparisce dai radar. In una recente intervista ha dichiarato di essere in difficoltà economiche, di aver perso tutto a causa di quei 6 milioni di euro che deve ancora ricevere del club saudita e di non riuscire a pagare la retta scolastica dei figli. Dichiarazioni che poi ha voluto smentire qualche settimana. Resta il fatto che Taider oggi non ha un contrato in essere, non ha una squadra in cui giocare ed è sparito completamente dai radar a soli 31 anni. Un epilogo figlio di scelte sbagliate che lo hanno portato a lasciare l’Italia in cerca di contratti milionari e che invece ha trovato milioni di euro che non gli sono stati mai dati. A nulla sono valsi gli appelli di Mahrez nel trovargli una squadra e nel sollecitare il presidente dell’Al Ain FC.



