Vent’anni appena compiuti e una prima volta in Champions League che difficilmente dimenticherà. Pio Esposito, il più giovane dei tre fratelli calciatori, ha vissuto una serata speciale nella vittoria per 2-0 dell’Inter sul campo dell’Ajax. I gol li ha firmati Thuram, ma gran parte delle attenzioni post-partita sono finite proprio sull’attaccante italiano, protagonista di una prova di grande personalità.
L'analisi di Boban su Pio Esposito
Schierato dal primo minuto al posto di Lautaro Martínez, Esposito non ha tradito le attese: movimento costante, intelligenza tattica e un’intesa sorprendente con il compagno di reparto. Non a caso, sia Fabio Capello sia Zvonimir Boban lo hanno elogiato nel dopo gara.
Boban, da sempre commentatore schietto e diretto, ha però voluto accompagnare i complimenti con un’osservazione critica. “Esposito si muove bene, vede il gioco alla perfezione. La mia domanda è una: quanto è veloce per poter diventare un giocatore importante?” ha dichiarato l’ex giocatore del Milan. Secondo il croato, la velocità potrebbe rappresentare l'unico vero limite nella crescita del giovane interista: un aspetto difficile da migliorare, ma decisivo per fare il salto verso l’élite del calcio mondiale.
Un paragone importante
Il paragone scelto da Boban poi è di quelli pesanti: “Esposito ha movenze simili a Dzeko, ma il bosniaco era molto più rapido di quanto si percepisse”. Un accostamento che certifica le qualità tecniche e la visione di gioco del classe 2005, ma che al tempo stesso fissa l’asticella delle aspettative. La Champions gli ha già regalato un palcoscenico da protagonista; ora serviranno continuità e crescita fisica per dimostrare che l’elogio di Boban non era soltanto una promessa, ma l’inizio di una carriera ad altissimo livello.