Erano anni che dopo tutti i milioni di euro spesi per comprare campioni da ogni parte del mondo, il Manchester City attendeva con ansia di alzare al cielo la Champions League. Dopo averla sfiorata e persa in finale contro il Chelsea un paio di anni fa, la squadra di Pep Guardiola ha finalmente coronato il suo sogno, sconfiggendo come tutti sanno l'Inter di Inzaghi ad Istanbul per 1-0. Ci si aspettavano festeggiamenti sfrenati, e così effettivamente è stato: tra cori, risate e fiumi di alcool, giocatori e staff dei Citizens hanno celebrato a dovere la conquista del massimo trofeo continentale, con Jack Grealish nei panni di vero e proprio capopopolo.
C'è però anche il rovescio della medaglia, ossia un giocatore che ha sì esultato e festeggiato, ma in maniera totalmente sobria...
La grande festa del Manchester City
Classico bus scoperto, un'intera città (almeno la parte blue) in delirio per i beniamini del treble. Fiumi di alcool, gioia assoluta e anche evidenti quanto meritati strappi alla vita ferrea di calciatore ed atleta. La festa del Manchester City è stata esagerata, forse e probabilmente anche per la lunga attesa per la vittoria di una Champions che sembrava proprio non voler arrivare nella bacheca del club inglese. Così i giocatori si sono ritrovati, chi più e chi meno, decisamente brilli. C'è chi come Jack Grealish è andato un po' oltre, con i compagni costretti a sorreggerlo e, si vocifera, messo addirittura su una sedia a rotelle. Ma c'è anche chi invece ha festeggiato e si è divertito senza toccare alcool.
Akè controcorrente
Il difensore Nathan Akè infatti, ha partecipato alla festa e al delirio generale senza sfiorare nemmeno una birra. Una scelta precisa, quella del centrale olandese, che anche in alcune recenti interviste aveva dichiarato di essersi ubriacato una sola volta nella sua vita, nel giorno del suo matrimonio. "Non bevo e non ho mai bevuto", aveva raccontato al The Guardian. "Molte persone mi chiedono perché. Voglio solo concentrarmi bene su quello che faccio in campo". Un esempi per tanti giovani tifosi. Anche se in un'occasione come questa, uno sgarro alla regola avrebbe anche potuto concederselo...
