"Moggi e la Camorra comprarono Napoli-Stoccarda del 1989!" Gravi accuse dalla Germania

Un documentario riaccende le polemiche sulla finale di Coppa Uefa 1988/89 tra Napoli e Stoccarda, accusando l'arbitro Germanakos di favorire il Napoli. Si ipotizza un coinvolgimento della camorra, mentre controversie come un rigore contestato e il coinvolgimento di Luciano Moggi alimentano i sospetti
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L'ombra del sospetto continua a gettarsi su uno degli episodi più controversi della storia del calcio europeo. Il documentario tedesco della tv Ard dal titolo “Ascesa e declino dello Stoccarda” ha riacceso i riflettori sulla finale di Coppa Uefa della stagione 1988/89 tra Napoli e Stoccarda. La Bild, noto quotidiano tedesco, dedica un lungo articolo alla questione, sollevando accuse gravi e mai del tutto sopite nei confronti di alcuni protagonisti di quell'epoca calcistica.

Una finale sotto accusa

Il match tra Napoli e Stoccarda, finito 2-1 per gli azzurri, è rimasto impresso per alcuni episodi a dir poco controversi. Secondo quanto riportato dalla Bild, la figura centrale di queste polemiche sarebbe l'arbitro greco Gerasimos Germanakos, scomparso all'età di 75 anni. La squadra di Stoccarda accusa infatti l'ex arbitro di aver deciso l'esito della partita in favore del Napoli, ipotesi già ventilata dall'allora presidente del club tedesco in un'autobiografia pubblicata nel 2012.

Il sospetto della Camorra

Il documentario tedesco non si ferma solo alle accuse di mal gestione arbitrale, ma ventila anche la possibilità di un coinvolgimento di gruppi della criminalità organizzata. L’ex campione tedesco del 1984, Allgöwer, nel documentario avanza sospetti di un possibile intervento della camorra per assicurarsi l'arbitraggio "favorevole". Aggiungendo: "Ci sono una o due organizzazioni a Napoli. Di certo si sono assicurate che fosse un determinato arbitro". Un'ipotesi mai dimostrata ma che getta ombre oscure su quel lontano scontro calcistico.

Decisioni controverse

Tra gli episodi contestati, uno dei più discussi fu il rigore concesso al Napoli per fallo di mano al 67° minuto, nonostante Maradona avesse toccato la palla con le mani prima del penalty decisivo. Altra decisione che fece scalpore fu il cartellino giallo assegnato a Buchwald, che lo escluse dalla gara di ritorno. L’ex vincitore della Coppa del Mondo ha dichiarato: "Fu una ingiustizia. Ero davvero a due o tre metri da Careca e lui cadde. Era abbastanza chiaro che sapessero: 'Buchwald è sulla lista e deve prendere un cartellino giallo'".

L'arbitro sospeso

Curiosamente, l’arbitro Germanakos venne successivamente sospeso dalla Uefa, ma senza particolari conseguenze poiché aveva già annunciato il proprio ritiro. L'allenatore olandese Arie Haan, in un podcast, dichiarò: "Furono decisioni per cui dici: 'Non è giusto'. Ma questo non aiuta; è lui il capo in campo. Più ti lamenti con lui, più ti si rivolta contro. Questa è la natura umana".

Moggi e le ombre del passato

In una situazione che rasenta il giallo, l'ex direttore sportivo del Napoli, Luciano Moggi, viene nuovamente menzionato in un racconto inquietante. L'ex stella del Vfb Stuttgart, Maurizio Gaudino, ha rivelato che un compagno di squadra vide Moggi uscire dallo spogliatoio dell'arbitro dopo la partita. Nonostante le voci e i sospetti, Gaudino ha concluso con amarezza: "Se mai volessi perdere una finale, sarebbe esattamente così: contro il Napoli e contro il miglior giocatore del mondo".

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