È successa una cosa mai vista prima in Porto-Shaktar: l'assistente segnala fuorigioco e dunque i giocatori del Porto si fermano, ma l'arbitro non ha fischiato e lo Shaktar segna. È caos intorno all'arbitro, che convalida il gol.
Fuorigioco, anzi no: caos in Porto-Shaktar
È successa una cosa senza precedenti in Port-Shaktar. La partita, finita 5-3 per i portoghesi, è stata segnata da un episodio che definire dubbio è diminutivo.
Il gol dell'1-1 degli ucraini infatti è arrivato con una serie di decisioni arbitrali discutibili. Al 29' la palla arriva a Zubkov sull'esterno e dopo qualche secondo si alza la bandierina del guardalinee Marinescu a segnalare l'offside del giocatore ucraino.
I giocatori del Porto, in particolare Pepe, vedono la bandierina alta e si fermano, ma l'arbitro Kovacs non fischia e lo Shaktar dunque continua l'azione, con lo stesso Zubkov che passa la palla a Sikan, che solo a due passi dalla porta segna il gol del momentaneo pareggio.
Guardalinee e arbitro, che pasticcio
L'arbitro indica dunque il centrocampo ma i giocatori del Porto non ci stanno e lo circondano, facendogli notare come la bandierina del guardalinee si fosse alzata.
Al Var c'è Irrati che controlla la posizione del giocatore dello Shaktar e dà il via libera per la convalida del gol. Le proteste dei portoghesi diventano sempre più veementi, tanto che il tecnico Conceincao è stato ammonito insieme ad altri membri della panchina.
A livello di regolamento vale la famosa frase di Boskov: fuorigioco è quando arbitro fischia. La segnalazione del guardalinee da sola, soprattutto in quest'epoca var, non basta per fermare il gioco.
Un gol che sa di beffa ma che alla fine non ha influito più di tanto sulla partita né sulla qualificazione del Porto agli ottavi. Ma se i portoghesi avessero perso, ci sarebbe stato molto di cui discutere.
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