Ha sorpreso un po' tutti la sentenza della Corte di Giustizia UE che ha dato ragione ad A22, la società incaricata di organizzare la Superlega promossa in primis da Barcellona e Real Madrid. Tuttavia, la Gazzetta dello Sport, ricalca i punti oscuri di questa competizione di cui si sa ancora poco.
I punti oscuri della Superlega
"Il fatto che abbia vinto con la Corte di Giustizia non significa che si farà" hanno dichiarato i detrattori della Superlega. E difatti di questa nuova competiziona organizzata da A22 si sa poco e niente. Quel poco è emerso dai vari siti spagnoli vicini agli ambienti di Barcellona e Real Madrid, promotori di questo evento. Ma la Gazzetta dello Sport, evidenzia i vari punti oscuri della Superlega:
- Chi garantisce la regolarità? L'Uefa è un organismo super partes (o dovrebbe esserlo) in quanto unione delle federazioni nazionali, mentre A22 è una soscietà privata vicina a Florentino Perez e a Joan Laporta;
- Si conosce il format ma non i criteri di selezione delle 64 squadre che parteciperanno divise in 16 club in Star League, 16 in Gold, 32 in Blue. Con quale criterio si riempiono le 20 caselle libere a ogni stagione? Ma soprattutto: chi viene ammesso alla prima edizione nella Star e nella Gold?
- Quando inizia? Difficile che lo start avvenga nella stagione 2024/2025 ma al momento è tutto un mistero;
- Davvero sarà visibile in chiaro? Secondo il presidente della Liga Tebas sostenere una competizione senza i soldi delle tv è impossibile. Eppure il ceo di A22 ha garantito che tutte le partite saranno trasmesse gratis dalla piattaforma Unify. Sarà vero? E da dove entreranno i soldi da dare ai club?
- Chi sono gli arbitri? Bisognerà attingere da nuovi organi e anche su questo punto, al momento, è tutto nebuloso.
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