Ieri sera anche la seconda italiana presente al Mondiale per Club è stata eliminata, con la Juventus uscita sconfitta per 1-0 nell'ottavo di finale contro il Real Madrid. Un gol, quello decisivo siglato da Gonzalo Garcia, arrivato al minuto 54' dopo che i bianconeri erano stati protagonisti di un buon primo tempo.
Dopo aver subito la rete dello svantaggio c'era chi si aspettava l'inserimento in campo da parte di Tudor di giocatori offensivi per tentare di recuperare il risultato. Invece, inaspettatamente, al minuto 71' il tecnico croato ha deciso di richiamare quello che insieme a Di Gregorio è stato il miglior giocatore juventino della competizione, Kenan Yildiz. Il turco, come preventivabile, non l'ha presa benissimo...
La sostituzione inaspettata
È il minuto 26' della ripresa, con la Juventus che sta cercando disperatamente di recuperarel'1-0 subito dai galacticos. Igor Tudor decide di operare un cambio che sorprende molti, soprattutto Kenan Yıldız. Il giovane talento turco, che stava giocando una partita di buon livello, viene richiamato in panchina per fare spazio a Koopmeiners. La decisione appare discutibile, soprattutto agli occhi di Yıldız stesso, che risponde con un'espressione carica di disappunto e, probabilmente, con qualche parola di troppo rivolta verso la panchina.
Sebbene non sia chiaro cosa Yıldız abbia esattamente detto, il linguaggio del corpo e il tono usato nel rivolgersi a Tudor parlano chiaro: disaccordo totale. Nell'accaduto alcuni hanno visto una giovane promessa che non accetta ordini, altri il desiderio ardente di contribuire al tentativo di rimonta della propria squadra. E di una cosa si è sicuri: non è stata una sostituzione causata da un problema fisico, ma piuttosto il risultato di una valutazione tattica da parte dello staff tecnico.
Il commento di Tudor
Interrogato a fine partita sulla questione, Igor Tudor ha minimizzato l’accaduto. La sua rispostai: "Erano in dieci che volevano il cambio. Lo ha fatto anche Yildiz? Lui pensavamo potesse farsi male, poi c'erano due con i crampi e avevo paura di rimanere con uno in meno. Si è giocato in condizioni pazzesche". Parole che puntano a giustificare la scelta di togliere dal campo un giocatore che, probabilmente, avrebbe voluto incidere ancora di più nel match.
