Delio Rossi a Tv Play è tornato sulla fatidica lite con Adem Ljajic ai tempi della Fiorentina e ha spiegato come fosse in realtà tutto un fraintendimento dei media: lui è scivolato, non voleva picchiare il giocatore.
Il litigio tra Delio Rossi e Ljajic
Sono passati quasi 12 anni da quel fatidico Fiorentina-Novara del 2 maggio 2012, quando Delio Rossi sostituì Adem Ljajic al 32' della partita e il giocatore serbo gli rivolse un applauso ironico accompagnato da qualche parola di troppo. Da quel momento, un disastro. Il tecnico si avvicina al giocatore e da quello che si evince dalle telecamere lo aggredisce fisicamente quando è già in panchina. Duri e repentini i provvedimenti degli allora proprietari della Fiorentina, i Della Valle, che esonerarono Delio Rossi. Duro anche il Giudice Sportivo, che squalificò il tecnico per tre mesi.
Delio Rossi torna sull'episodio
Quell'episodio ha macchiato la sua carriera da allenatore. Dopo la Fiorentina infatti una sola esperienza in Serie A con la Sampdoria, poi Bologna in Serie B (dove ottiene la promozione), poi Levski Sofia, Palermo, Ascoli e Foggia. Ora è tornato a parlare della lite con Ljajic e lo ha fatto a TvPlay, dove ha detto: "L’episodio di Ljajic mi ha tolto tanto, mi ha condizionato la carriera ma secondo me c’è tanto perbenismo e ipocrisia nel calcio come ultimamente si è visto negli episodi di D’Aversa e Acerbi. Se un gesto è sbagliato a livello pubblico lo è anche nel privato e invece hanno due valenze diverse. È stato più un fatto scenico, sono scivolato se no non sarebbe successo quello che è successo. È facile parlare seduti sul divano davanti alla televisione ma per avere un giudizio su una persona devi conoscerla e viverla."