All'inizio era apparsa come una situazione grottesca, adesso sta diventando una vera e propria soap opera tragicomica che va avanti da 15 giorni,. L'aquilifero spagnolo si era rinchiuso in segno di protesta verso Lotito che lo aveva licenziato per giusta causa dopo aver postato sui social foto e video della sua protesi peniena (qui il video compromettente). A distanza di mezzo mese non intende lasciare Formello e continua a chiedere il perdono al patron capitolino.
Perché la Lazio non può cacciare Bernabè da Formello?
Sicuramente questa situazione, grazie anche al suo intervento radiofonica a La Zanzara, ha dato un boost di popolarità a un personaggio che fino a poco tempo fa era conosciuto solo nell'ambiente Lazio. Bernabè lo sa bene e non intende mollare di un centimetro. Ecco perché ieri in un post pubblicato su instagram, in cui probabilmente parlava con qualcuno dello staff biancoceleste, ha spiegato: "Io sono convalescente, dopo un’operazione. Non ho ammazzato nessuno, non ho fatto niente di grave. Fammi parlare, per favore. Venire qui nella mia stanza dicendomi di dover firmare un documento legale nell’immediato con un’urgenza tremenda non ha alcun senso, perché io non sono un delinquente. Quindi, io non leggerò né firmerò alcun documento, lo sottoscriverò soltanto quando sarò fuori dalla fase post-operatoria. Non è normale questo atteggiamento così aggressivo".
Difatti è proprio grazie al certificato medico del dottor Antonini, il chirurgo che l'ha operato (anche lui licenziato in tronco dalla Lazio) che Bernabè legalmente non può essere mandato via da Formello. C'è da sottolineare che il club capitolino non sta forzando la mano e aspetta pazientemente l'11 Febbraio, data in cui la convalescenza scadrà e (si spera) che il falconiere possa andar via insieme all'incolpevole aquila Olympia, che dovrà salutare quella che è stata casa sua per 15 anni.
